Differenziata, Jonica indietro. Cocina: "Basta alibi, porta a porta senza cassonetti"
di Andrea Rifatto | 06/10/2017 | AMBIENTE
di Andrea Rifatto | 06/10/2017 | AMBIENTE
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L'incontro al Polifunzionale di Limina
La riviera jonica messinese è ancora indietro nella raccolta differenziata dei rifiuti e i sindaci devono darsi una mossa per superare le difficoltà di ordine burocratico e avviare il porta a porta togliendo subito i cassonetti delle strade. È quanto emerso a Limina nel corso del convegno regionale “Differenziare, un'esigenza di civiltà”, organizzato dall’Ufficio speciale per la raccolta differenziata della Regione per trattare le tematiche inerenti la racolta e lo smaltimento dei rifiuti nei comuni siciliani. Al Polifunzionale “Francesco Scaldara” erano presenti Salvatore Cocina, dirigente dell’Ufficio speciale raccolta differenziata; Melania Nicita dell’Ufficio differenziata di Messina; i sindaci Marcello Bartolotta (Limina), Danilo Lo Giudice (S. Teresa), Giovanni Foti (S. Alessio), Davide Paratore (Antillo), Armando Carpo (Mandanici), Alfio Currenti (Gallodoro) e i vicesindaci Rosario Totaro (Pagliara) e Concetto Orlando (Roccafiorita). Presenti anche gli alunni della scuola di Limina con la dirigente dell’Istituto comprensivo Taormina 1, Carla Santoro, e Rosaria Todaro dell’Ufficio Osservatorio Metropolitano Rifiuti della Città metropolitana di Messina. Presenti anche Enza Interdonato e Venera Munafò, dirigenti dell’Istituto comprensivo e della Direzione didattica di S. Teresa. “Fare la differenziata è segno di civiltà ma anche di legalità, perché dobbiamo sconfiggere il vecchio sistema di gestione basato sulle discariche che fa lucrare la mafia ma anche quella politica che vuole che nulla cambi – ha detto l’ing. Cocina – e i sindaci non hanno più alibi. Capisco le difficoltà dal punto di vista burocratico me bisogna darsi una mossa perché raggiungere comportamenti virtuosi è possibile, ne sono esempio comuni come S. Teresa. Non esiste alternativa al porta a porta, ognuno faccia la propria parte, ovviamente con la collaborazione dei cittadini”. I dati della differenziata nella Srr dell’Area metropolitana di Messina sono stati esposti dalla dott.ssa Nicita, che ha evidenziato come a giugno si sia raggiunto il 21,04% con un 26,04% nell’intero territorio metropolitano: “Le percentuali migliori si hanno da Villafranca verso la zona tirrenica, mentre la Jonica va ancora male ad eccezione di S. Teresa” – ha evidenziato la funzionaria regionale. Il sindaco Lo Giudice ha poi spiegato l’iter virtuoso seguito dal suo comune che lo vede oggi al 75% di differenziata e al 16esimo posto in Sicilia (secondo in provincia di Messina), mentre il primo cittadino di Limina ha fatto presente che prorpio in questi giorni nel centro collinare sono stati rimossi tutti i contenitori stradali e si sta partendo con il porta a porta. I colleghi presenti hanno invece chiesto al dirigente dell’Ufficio Differenziata spiegazioni in particolare nella gestione del rifiuto umido e nella trasmissione dei dati alla Regione. Attualmente il sistema non tiene infatti conto delle quantità smaltite nelle compostiere domestiche e di quartiere e delle quantità di rifiuto organico che finiscono nei terreni agricoli e non entrano quindi nel ciclo di smaltimento tradizionale: “Stiamo valutando se è possibile inserire nel sistema di calcolo delle percentuali una sezione riferita all’organico autoprodotto – ha detto Cocina – ma i sindaci devono ovviamente assicurare che il compostaggio venga fatto regolarmente. A breve non calcoleremo più le percentuali ma le quantità in peso – ha annunciato il dirigente regionale – così da avere un dato più attendibile sui comportamenti di ogni singolo comune siciliano”.