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"A18, l'autostrada della vergogna": sui social esplode la protesta
di Gianluca Santisi | 15/01/2017 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 15/01/2017 | ATTUALITÀ
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Asfalto deteriorato sulla A18 (foto da Fb)
La protesta è esplosa sui social. Le condizioni assolutamente precarie dell'autostrada A18 Messina-Catania non potevano lasciare indifferente il popolo del web. La tratta, ribattezzata “L'autostrada della vergogna”, è divenuta oggetto delle attenzioni di un gruppo Facebook che in pochi giorni di attività ha superato i tremila iscritti. Un numero destinato a crescere in maniera esponenziale considerata la delicatezza del tema. Promotore dell'iniziativa, che dopo questa prima fase di “chiamata alle armi” potrebbe sfociare in una più concreta raccolta di firme o in un esposto alla Procura della Repubblica, è Stefano Costantino. “C'è un'autostrada chiamata A18 – ha scritto spiegando le motivazioni del gruppo – che collega Messina a Catania, passando per Taormina. È l'autostrada che dà il benvenuto a chi viene dalle altre regioni. Dovrebbe essere il biglietto da visita della nostra regione, e infatti lo è perfettamente (in senso ironico). È talmente ridotta male, piena di buche, asfalto corroso e distaccato, gallerie fatiscenti e prive di illuminazione, vegetazione incolta che si sovrappone alla carreggiata, talmente dissestata che ricorda una mulattiera da percorrere al massimo con una jeep. Percorrerla in auto è un rischio continuo ma purtroppo è giornalmente attraversata da molti pendolari che non ne possono fare a meno. Per non parlare del rischio di percorrerla in moto senza cadere. Si fanno continuamente leggi – ha concluso il promotore del gruppo – per aumentare la sicurezza del viaggiatore costringendolo a criteri di sicurezza sempre più alti, ma allo stesso tempo non si ottempera ad un dovere sacrosanto, la manutenzione delle strade. Manutenzione... che parola difficile da pronunciare nell'ambito pubblico!!!”.
L'iniziativa di protesta ha raccolto un'adesione larghissima. In tanti hanno voluto esprimere il proprio disappunto per le condizioni insufficienti di sicurezza sulla A18, dove gli interventi di rifacimento del fondo stradale, più volte annunciati, non decollano. Senza dimenticare la frana all'altezza di Letojanni, che ha reso da oltre un anno impercorribile la carreggiata lato monte, o la chiusura della galleria Sant'Alessio sulla carreggiata in direzione Messina, dove gli interventi di messa in sicurezza erano stati annunciati per la fine dello scorso anno ma sono ancora fermi al palo.