Antillo non dimentica Natalino Bongiorno: "Il suo impegno è un esempio per tutti" - FOTO
di Andrea Rifatto | 19/02/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/02/2024 | ATTUALITÀ
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Familiari, amministratori, politici e cittadini a ricordarlo
C’erano i parlamentari che condivisero con lui tante stagioni politiche, sindaci all’epoca alle prime armi che lavorarono al suo fianco, amministratori in erba oggi cresciuti grazie ai suoi insegnamenti. E poi i cittadini, che non lo dimenticano. Vent’anni fa se ne andava a soli 50 anni Natalino Bongiorno, sindaco “rosso” di Antillo dal 1983 al 2002, scomparso prematuramente dopo un intervento chirurgico. Dal 1978 al 1983 è stato anche consigliere di minoranza e durante la sua sindacatura, la più lunga della storia antillese, ha lasciato il segno con interventi che hanno rivitalizzato il paese, tante iniziative dalle sagre alla campana per la pace e poi l’impegno per i problemi del lavoro, la forestazione, le risorse naturali e locali. L’Amministrazione guidata da Davide Paratore, che fu suo vice nell’ultima legislatura, lo ha ricordato con una partecipata seduta di Consiglio comunale, dopo la santa messa per commemorare l’anniversario. In aula la moglie Maria Rita e figli Salvatore, Francesca e Angela, gli ex parlamentari del Partito comunista italiano (poi Pds e Ds) Gioacchino Silvestro, Filippo Panarello e Mario Bolognari, i componenti del Coordinamento provinciale Pd Giacomo D’Arrigo, Domenico Siracusano e Armando Hyerace, sindaci e amministratori di Sant’Alessio Siculo, Furci Siculo, Mandanici, Castelmola, Roccafiorita, Pagliara, Casalvecchio Siculo, Savoca e Limina. “La mia esperienza del 1997 con lui è stata meravigliosa - ha ricordato Paratore - era una persona che aiutava gli altri, molto attento ai deboli, ha fatto tanto e bene per Antillo, una comunità che amava. Si fidava e aveva grande stima di me, poi nostri percorsi si sono poi divisi sotto l’aspetto politico ma non su quello personale, i rapporti sono stati sempre leali. Se oggi sono sindaco lo devo anche a lui, ho imparato da lui a lavorare in silenzio e ho continuato le opere che aveva iniziato”. Diversi gli interventi nel corso della seduta: “Aveva la capacità di entrare in sintonia con i problemi delle persone - lo ha ricordato Bolognari - e avrebbe potuto dare ancora tanto”; “un dirigente di partito riconosciuto e riferimento per i giovani - il pensiero di Panarello - si distingueva per serietà, sobrietà e capacità di lavoro”; “un riferimento del Centrosinistra in zona - secondo D’Arrigo - ha tracciato un solco percorso ancora oggi”. Tra i sindaci intervenuti Orlando Russo di Castelmola (“il rapporto umano che aveva con tutti andava oltre le ideologie politiche”) e Giuseppe Briguglio di Mandanici (“ha fatto scuola nel comprensorio e rubai molto della sua politica”). La figura di Natalino Bongiorno è stata ricordata anche dal presidente del Consiglio Marco Paratore, dall’assessore Romualdo Lo Conti, dal sindaco di Casalvecchio Marco Saetti, dal parroco don Egidio Mastroeni. La figlia Francesca ha letto un messaggio di ringraziamento, ricordando l’attività portata avanti dal padre con impegno e cristallina onestà nei 19 anni di attività che cambiarono il volto del paese. L’Amministrazione e il Consiglio comunale hanno consegnato ai familiari una pergamena a ricordo dell’anniversario, rievocando “la nobiltà dell’uomo e le sue peculiarità umane, sociali e politiche, le sue eccelse virtù di altruismo. Di altissimo e proficuo valore fu il suo impegno verso la comunità antillese - è stato evidenziato - come anche i sacrifici, le rinunce e le fatiche. Consegniamo questa testimonianza alle nuove generazioni unitamente alle sue gesta e alla sua incommensurabile dedizione e passione nell’interpretazione della figura di sindaco e amministratore della cosa pubblica antillese, affinché ne facciano tesoro emulandone i valori, le qualità e le virtù”.