Giovedì 31 Ottobre 2024
Il commissario dell'ente, Filippo Romano, ha dato incarico per recuperare le somme


Ato Idrico, anche Taormina e S. Teresa di Riva tra i comuni morosi

di Andrea Rifatto | 01/10/2014 | ATTUALITÀ

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Anche Taormina e S. Teresa di Riva finiscono tra gli oltre 50 comuni della provincia di Messina nei confronti dei quali è stata avviata azione legale da parte del Commissario straordinario liquidatore dell’Ato 3 Messina – Servizio idrico integrato, dott. Filippo Romano, per il recupero dei crediti vantati dall’Autorità d’ambito in liquidazione. Si tratta degli importi che i comuni coinvolti avrebbero dovuto versare a titolo di quote di riparto per le spese di funzionamento della segreteria tecnica-organizzativa dell’ente, istituito nel 2001 con il compito di governare e gestire l’uso delle risorse idriche di oltre cento comuni del territorio provinciale. Nonostante i solleciti bonari inviati ai due comuni jonici nei mesi scorsi, le amministrazioni non hanno dato alcun riscontro, costringendo il commissario Romano a nominare due legali per procedere al recupero delle somme. Il Comune di Taormina risulta debitore dell’importo complessivo di 15.796,37 euro, a titolo di quota per le spese di funzionamento della segreteria dell’ente per l’anno 2012: S. Teresa di Riva deve versare invece nella casse dell’Ato 3 Idrico 13.078,16 euro, relativi sempre al 2012. L’azione legale nei confronti della Perla è stata affidata all’avv. Emanuele Antonio Vita di S. Teresa di Riva, mentre la controversia con il Comune di S. Teresa di Riva sarà portata avanti dall’avv. Alberto Ponturo di Messina. Sempre nella riviera jonica, nei mesi scorsi erano state avviate analoghe azioni legali nei confronti dei Comuni di Giardini Naxos (24.071,67 mila euro per gli anni 2005-2006 e 2010-2011), Roccalumera (30.010,96 euro relativamente agli anni 2005-2012) e Itala (22.255.06 euro per il periodo 2004-2012). Gli incarichi verranno svolti a titolo gratuito, considerata la difficile situazione economico-finanziaria in cui versa l’Ato 3. I legali potranno incamerare direttamente le somme eventualmente liquidate dal giudice a titolo di condanna delle spese di giudizio.

Più informazioni: ato 3 idrico  

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