Benvenuti al gran bazar di S. Teresa, dove le regole sono un optional - FOTO
di Andrea Rifatto | 13/06/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/06/2019 | ATTUALITÀ
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Due dei mezzi perennemente in sosta
“Occasione, rotoloni a 3,99”, “Zuccherini di Paceco, soddisfatti o rimborsati”, "Patate novelle, 5 euro una busta”. Non siamo al mercato quindicinale del mercoledì ma al nuovo gran bazar di S. Teresa. Perché ormai così si può definire piazza Antonio Stracuzzi, dove pare si voglia “onorare” la vecchia denominazione di piazza Mercato con una fiera permanente. Perché è questo a cui assistono quanti arrivano a S. Teresa, compresi i turisti, imboccando quel lungomare che si fregia da tre anni della Bandiera blu. Chiunque giunge in paese e voglia esporre e vendere la propria merce per ore nello stesso punto è tranquillo di non incorrere in sanzioni, nonostante tutto ciò avvenga in violazione dell’ordinanza numero 100 del 18 settembre 2013 che l’Amministrazione comunale e il Comando dei Vigili urbani non fanno però rispettare. E così i venditori ambulanti di frutta, verdura, fiori, piante e altre mercanzie stazionano indisturbati in piazza Stracuzzi per tutto il giorno, tra le lamentele dei titolari di esercizi commerciali fissi che ritengono di essere danneggiati da una concorrenza sleale attuata da quanti rimangono per ore fermi in strada. E non mancano i problemi alla viabilità, con auto che si fermano in mezzo alla carreggiata a tutte le ore per contrattare e acquistare. Da anni, tra lungomare e piazza Stracuzzi, uno di questi venditori staziona perennemente con il proprio camion sulla carreggiata fuori dagli stalli per la sosta, da qualche giorno poco più avanti ma comunque non all’interno della segnaletica orizzontale e anzi proprio a ridosso dell’attraversamento pedonale. Ma nessuno vede. Quando verrà fatta rispettare l’ordinanza 100/2013, che consente agli ambulanti di sostare massimo 60 minuti, a condizione che non intralcino il traffico, per poi spostarsi di almeno 400 metri senza poter più tornare nei punti precedenti nell’arco della stessa giornata? Attendiamo fiduciosi, altrimenti, qualora non ci sia la volontà di farlo, si modifichi l'ordinanza rendendo così quell'area "zona franca". I cittadini attendono anche da anni l’apertura del mercato del contadino, annunciato ma mai attivato, che consentirebbe di evitare la nascita di bazar in giro che non fanno altro che danneggiare l’economia locale oltre che l’immagine e il decoro urbano.