Cardiochirurgia pediatrica a Taormina: Musolino: "Impegno del Governo a trovare i fondi"
di Andrea Rifatto | 29/12/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/12/2023 | ATTUALITÀ
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Musolino è stata al Ccpm lo scorso ottobre
L’ora della verità si avvicina e le certezze continuano a non arrivare. Resta appeso ad un filo il destino del Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediteranno di Taormina, struttura di eccellenza affiliata all'ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, che rischia la chiusura dopo la riapertura della Cardiochirurgia pediatrica all’ospedale Civico di Palermo, in collaborazione con il Policlinico San Donato di Milano. Dalla politica, intanto, arrivano segnali che fanno ben sperare. La senatrice messinese Dafne Musolino (Italia Viva), che ad ottobre era stata in visita all’ospedale “San Vincenzo” assumendo l’impegno a garantire il supporto necessario per preservare la struttura di importanza vitale per la salute dei piccoli pazienti, ha reso noto adesso di aver ottenuto risposte positive a Roma: “Nonostante dalla parte dell’opposizione, sono orgogliosa di essere riuscita a strappare al governo l’impegno di trovare le risorse per mantenere aperto il Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina - ha detto la parlamentare - il mio emendamento alla legge finanziaria non è stato approvato ma è stato trasformato dal Governo in ordine del giorno e accolto. Adesso dovremo vigilare sul Governo perché mantenga questo impegno che tramite me prende con i cittadini di Taormina, della Sicilia e della Calabria, regione che pure usufruisce del servizio di eccellenza”. Musolino ha inoltre comunicato che un altro emendamento da lei presentato alla Finanziaria, riguardante un fondo di sostegno per il personale sanitario e parasanitario che presta servizio nelle isole, seppur non sia stato approvato come tale è stato comunque trasformato in ordine del giorno e accolto: “Anche in questo caso il Governo si è impegnato a istituire il fondo e a reperire le risorse - ha aggiunto la senatrice renziana - sarà un bonus in più nello stipendio come sede disagiata. Una battaglia per la sanità siciliana per il momento vinta a metà, ma che ci fa ben sperare in un anno migliore”. Le norme attuali non consentono la permanenza di due reparti di Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia, perchè il decreto Balduzzi ne prevede uno ogni 5 milioni di abitanti: il governo regionale, come assicurato nelle scorse settimane dal presidente Renato Schifani nel corso di un incontro con le famiglie avvenuto a Taormina, ha annunciato di essere al lavoro per arrivare ad ottenere una deroga e sensibilizzare il Ministero della Salute per illustrare le motivazioni che possano portare a bypassare il limite della popolazione, con l’ipotesi di valutare l’esistenza di regioni sprovviste di Cardiochirurgia pediatrica i cui pazienti usufruiscono di quella taorminese, come la Calabria. La scadenza del 31 gennaio, però, si fa sempre più vicina e la soluzione per scongiurare la chiusura del Ccpm potrebbe essere quella di chiedere una ulteriore proroga tecnica, ma bisogna trovare una soluzione strutturale strategica. La chiusura della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, tra l’altro, metterebbe a rischio anche i reparti di Ostetricia, Terapia intensiva neonatale e Pediatria. Adesso dalle parole bisogna passare ai fatti per dare risposte alle famiglie.