Forza d'Agrò, stop ai bus in pieno centro. La minoranza: "Così disagi e turisti in calo"
di Andrea Rifatto | 06/08/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/08/2019 | ATTUALITÀ
1785 Lettori unici
Turisti che raggiungono a piedi i bus
Stop ai pullman di linea e turistici nel centro storico di Forza d’Agrò. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale, confermando quanto già disposto nei mesi scorsi durante i lavori di rifacimento della pavimentazione nella parte finale di via San Francesco, all’ingresso di piazza Largo Piano, area dove giungevano solitamente i bus per far scendere e salire i passeggeri. Adesso la scelta è divenuta definitiva e i mezzi hanno l’obbligo di fermarsi per la sosta nello slargo sotto la villa comunale, così come indicato da alcune transenne posizionate sulla strada con affissi degli avvisi su fogli di carta, visto che non risulta ancora emanato alcun provvedimento amministrativo nè apposta segnaletica di divieto. Decisione non condivisa dalla minoranza, che ha presentato un’interrogazione al sindaco Bruno Miliadò. “Per gli abitanti del nostro paese risulta molto gravoso percorrere il lungo tragitto per dover prendere l’autobus e questa scelta ha determinato un calo degli arrivi del 40% dei pullman privati – scrivono i consiglieri Melina Gentile, Giulietta Verzino e Federico Lombardo – soprattutto crocieristi che fanno tappa nel nostro paese, a causa del tragitto troppo lungo da affrontare per giungere in centro. Molte volte i turisti attraversano la villa comunale per arrivare in centro con grave pericolo per la loro incolumità, in quanto la stessa versa in pessime condizioni” aggiunge l’opposizione, che interroga il sindaco per sapere “i motivi della decisione di non consentire ai pullman di accedere al centro del paese, se l’Amministrazione è a conoscenza dello stato in cui si trova la villa comunale e quali sono le soluzioni che intende adottare riguardo alle questioni evidenziate”. Al presidente del Consiglio comunale, Piero Bartolone, è stato chiesto di inserire l’interrogazione all’ordine del giorno della prossima seduta affinché venga discussa.