Gettoni a fini sociali, no dal Consiglio di S. Teresa: "Minoranza cerca pubblicità"
di Andrea Rifatto | 05/08/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/08/2017 | ATTUALITÀ
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L'intervento del sindaco in risposta alla minoranza
Impossibile per i consiglieri di minoranza rinunciare ai gettoni di presenza e destinare le somme alla creazione di un fondo di solidarietà per progetti assistenziali e culturali per persone bisognose. È quanto emerso in Consiglio comunale a S. Teresa di Riva durante la discussione della proposta di deliberazione presentata dal gruppo di opposizione “Insieme per cambiare”, che aveva comunicato di volere rinunciare ai gettoni che spettano ai componenti fino a fine mandato. L’auspicio era che anche i membri della maggioranza e dell’Amministrazione aderissero all’iniziativa ma in Consiglio sono emerse difficoltà di natura tecnica che hanno portato alla bocciatura della proposta, votata solo dai quattro di minoranza mentre gli otto di maggioranza si sono astenuti. Secondo un parere del responsabile dell’Area Finanziaria, Rosaria Gambadoro, i consiglieri possono rinunciare ai gettoni senza però dare indicazioni sulla loro destinazione oppure percepirli decidendo in via privata come impegnarli. Ciò per un problema di natura fiscale, in quanto se si rinuncia le somme non vengono tassate, mentre se vengono devolute sono essere soggette a tassazione. Il consigliere di minoranza Lucia Sansone ha ricordato alla ragioniera la possibilità di una terza opzione per l’impiego dei gettoni, non considerata nel parere, ossia la presentazione da parte del gruppo di un emendamento al bilancio a cui la Giunta dovrà poi attenersi “Il vostro è un gesto nobile ma è giusto dire ai cittadini che stiamo rinunciando a 18 euro per seduta, che calcolando dodici riunioni l’anno significa in totale 200 euro” – ha evidenziato il capogruppo di maggioranza Dario Miano. Il capogruppo di minoranza, Antonio Scarcella, ha replicato ribadendo con non abbia importanza a quanto ammontino le somme e ha sostenuto come invece vi siano dei Comuni dove è stata attuata la rinuncia con l’indicazione della destinazione. Il sindaco Danilo Lo Giudice ha spiegato come la proposta fosse inammissibile già in partenza in quanto la minoranza puntava a gestire in via esclusiva il fondo alimentato con i gettoni: “Possibilità che non è demandata al Consiglio perché di competenza dell’organo esecutivo – ha detto il primo cittadino – ma avete comunque due soluzioni: o rinunciate e le somme finiscono in un capitolo di bilancio oppure le percepite destinandole a fini sociali, raggiungendo comunque il vostro obiettivo. Anche se – ha concluso con una stoccata Lo Giudice – con meno pubblicità”.