Giovedì 21 Novembre 2024
‘Sarà un laboratorio di idee’. L’Amministrazione ha dedicato l'edificio a Mario Muscolino


Help Center S. Teresa, via alle attività ma è scontro sull'intitolazione

di Andrea Rifatto | 07/05/2016 | ATTUALITÀ

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Casablanca, Bucalo e Miano alla conferenza stampa

Una struttura polivalente capace di dare risposte ai disagi del territorio e offrire allo stesso tempo un punto di riferimento socio-culturale per il comprensorio e soprattutto per i giovani. È ciò che sarà l’Help Center di S. Teresa di Riva, struttura per l’insediamento di servizi sociali nell’ambito del Distretto socio-sanitario D32, che da lunedì 9 maggio avvierà le proprie attività nell’edificio sorto sulle ceneri dell’ex centro “Il Picchio” di via Cristoforo Colombo. L’organigramma dei servizi offerti è stato presentato ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa tenuta dal presidente dell’associazione Penelope, Giuseppe Bucalo, dalla coordinatrice dell’Help Center, Antonella Casablanca, e alla presenza dell’assessore ai Servizi sociali Annalisa Miano. Un incontro voluto dall’associazione che gestirà il centro per spiegare nel dettaglio le attività che verranno svolte all’interno della struttura, molte delle quali rappresentano una assoluta novità nel territorio, conclusosi però con una scontro con l’assessore Miano in merito all’intitolazione che l’Amministrazione comunale di S. Teresa ha deciso di dare all’immobile recentemente inaugurato nel quartiere Torrevarata.

“L’Help Center metterà insieme disagi e agi – ha esordito Giuseppe Bucalo – in quello che sarà uno spazio pubblico cogestito grazie ad un partenariato con scuole, associazioni, servizi di neuropsichiatria infantile e servizi sociali comunali. Non un semplice luogo dove insediare i servizi sociali ma una struttura capace di dare risposte ad alcuni bisogni iniziando parallelamente a progettare attività e mettere in pratica idee per la collettività”. L’obiettivo principale della Penelope è quello di far emergere le necessità che spesso rimangono invisibili all’interno delle comunità del Distretto, raccogliendo nuove domande, facendo sì che si pongano nuovi problemi a cui dare una risposta concreta, dentro o fuori l’Help Center. “Non sarà un posto da etichettare come utile esclusivamente a chi ha disagi ma anche per chi ha proposte per superarli e vuole programmare e svolgere altre attività” – ha sottolineato il presidente della Penelope –: la nostra scommessa è far passare le idee da qui”.

Ad illustrare i servizi che da lunedì prenderanno il via nella struttura ci ha pensato Antonella Casablanca, anima dell’Help Center. In ogni livello sono state previste attività specifiche: al piano terra il centro diurno con laboratori di creatività e autonomia per minori inseriti in contesti socio-familiari svantaggiati e diversamente abili, gli sportelli lavoro, immigrati extracomunitari e comunitari, disabilità e vita indipendente, antiviolenza, ascolto contro gli abusi psichiatrici e lo sportello di consulenza progettazione sociale. Al primo piano il gruppo appartamento donne vittime di violenza, che consente l’accoglienza di secondo livello per donne (anche con minori) italiane e straniere che hanno concluso il percorso di fuoriuscita da situazioni di violenza nelle strutture della Rete distrettuale antiviolenza “Generosa” (di cui fa parte anche l’Help Center) e necessitano di un supporto e accompagnamento per il reinserimento sociale. Al secondo piano i laboratori “Almamater” spazio donne migranti con laboratori di italiano, il laboratorio musicale “Tempo dispari”, “Alter”, la ludoteca per adolescenti e adulti, “School’s out” sala prove musicali gratuita e “Agorà”, sala incontri, conferenze e seminari con accesso libero alle associazioni del territorio. All’interno dell’Help Center lavorerà uno staff composto da nove persone: un’assistente sociale, tre educatori, tre operatori, un addetto al segretariato sociale e un autista, a cui verrà affidato il pulmino, fermo da mesi nel parcheggio del municipio, che verrà utilizzato prevalentemente per le attività del centro diurno. “Collaboratori scelti in base alla vicinanza con quello che è lo spirito nell’affrontare e gestire i bisogni proprio della nostra associazione – ha sottolineato il presidente Giuseppe Bucalo – e nella cui selezione la politica è rimasta fuori”.

Al termine della conferenza stampa è venuta però fuori una novità, comunicata dall'assessore Annalisa Miano. Lunedì scorso l’Amministrazione comunale di S. Teresa di Riva ha intitolato l’Help Center di via Cristoforo Colombo a Mario Muscolino, consigliere comunale e assessore tra gli Anni 70’ e ’80 scomparso nel 2002, dopo aver ricevuto una petizione firmata da un centinaio di cittadini di Torrevarata. Decisione di cui l’associazione Penelope non era stata informata e che ha scoperto ieri sera quasi per caso. Dai sorrisi e dalla soddisfazione comune si è passati in un istante allo scontro con l’Amministrazione, rappresentata dall’assessore ai Servizi sociali. “Nulla contro la persona ma si tratta di una scelta non condivisa e non collegata assolutamente con quello che è lo spirito che anima la struttura – ha fatto notare Bucalo, rimasto basito dalla notizia –: se oggi non avessimo invitato il Comune a partecipare all’incontro saremmo stati sicuramente tacciati di protagonismo, invece notiamo che dall’altra parte si agisce in segreto senza neanche informare”. “Lo sapevano tutti – ha replicato l’assessore Annalisa Miano – e comunque la struttura è di proprietà del Comune ed è legittimo da parte nostra decidere a chi intitolarla”. Un voler mettere i puntini sulle "i" che non è andato giù alla Penelope, convinta che la volontà della Giunta del sindaco Cateno De Luca fosse quella di intitolare a Mario Muscolino solo la piazzetta antistante l’Help Center. Evidentemente, però, è stato deciso di “allargare” la dedica anche all’edificio. “Noi avremmo preferito ad esempio intitolarlo a Gandhi o perché no direttamente a De Luca – ha dichiarato ironicamente Bucalo – visto che qualcuno vuole mettere il cappello sull’opera rivendicando non si sa quali meriti”. L’assessore Miano, rimasta spiazzata dalla reazione, ha fatto presente di non aver seguito personalmente l’iter di intitolazione, che comunque dopo l’approvazione in Giunta dovrà passare per il visto della Prefettura. “Se tutto ciò fosse confermato (la delibera non è stata ancora pubblicata all’albo pretorio, ndc) – siamo pronti a chiedere la revoca dell’atto perché non condividiamo questa scelta” – ha aggiunto Bucalo. Bufera in arrivo con il Palazzo? All’orizzonte si intravede una nuova campagna No pasarán…

Più informazioni: help center santa teresa  intitolazione help center  


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