S. Teresa ricorda il sacrificio dell'appuntato Giuseppe Piani
di Salvatore Coglitore | 16/09/2013 | ATTUALITÀ
di Salvatore Coglitore | 16/09/2013 | ATTUALITÀ
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Piani e la piazzetta che gli sarà intitolata
Giuseppe Piani nacque a S.Teresa di Riva nella frazione Misserio il 6 aprile del 1929 da Graziano e Carmela Mantarro. Visse la sua gioventù a Misserio assieme ai due fratelli Saro e Edoardo e la sorella Caterina. A 18 anni partì militare e successivamente si arruolò nel Corpo dell’Arma dei Carabinieri. Per alcuni anni visse e prestò servizio a Gaeta, poi a Bergamo, a Genova e a Milano; infine venne a trasferito a Torre del Greco. Qui fece conoscenza con la signorina Vittoria Cerrato e non appena raggiunse l’età permessa dall’Arma, si sposò ed andò a vivere a Sarno, cittadina vicino a Torre del Greco. Dal loro matrimonio nacquero due figli, Carmela e Antonietta. A Natale del 1967 Giuseppe Piani aveva inviato, come faceva ogni anno, una cartolina ai genitori nella quale, oltre ad augurare un Santo Natale, scriveva che sarebbe venuto a trovarli a Misserio per trascorrere le feste di Capodanno assieme a tutta la famiglia e gli amici del paese. Fu proprio alla vigilia del capodanno, il 29 dicembre 1967, che avvenne la tragedia che troncò la giovane vita di Giuseppe Piani. Il racconto della tragedia Una Nazione in lutto I riconoscimenti La piazzetta di Misserio
Il carabiniere scelto Giuseppe Piani assieme al brigadiere Antonio Pizzo, entrambi appartenenti alla squadra di polizia giudiziaria della Tenenza di Torre del Greco, nel dare esecuzione ad un ordine di carcerazione firmato dall’Autorità giudiziaria, rintracciavano ed arrestavano in quel centro un noto pregiudicato del luogo, il quale, per procurarsi la fuga, fulmineamente estraeva ed esplodeva al loro indirizzo diversi colpi di pistola, che nascondeva nella giacca. Il brigadiere Pizzo, raggiunto da cinque colpi, rimaneva gravemente ferito, mentre il carabiniere scelto Giuseppe Piani, che era alla guida del mezzo (una Fiat 500 di sua proprietà) su cui si trovava anche l’arrestato, veniva colpito da ben 4 colpi alla regione toracica posteriore riportando lesioni gravissime agli organi interni, decedendo subito dopo l'arrivo in ospedale. Lo sparatore, approfittando del panico provocato e della confusione creatasi in strada, riusciva a fuggire. Solo dopo alcuni giorni il pericoloso pregiudicato veniva localizzato ed arrestato dai carabinieri e quindi processato per direttissima.
Profonda emozione destò il barbaro assassinio del carabiniere Giuseppe Piani in tutta la Nazione, ma soprattutto a Santa Teresa di Riva ed in particolar modo nella comunità di Misserio. I carabinieri della stazione di S.Teresa, avvertirono per primo il fratello Edoardo, proprietario di una macelleria sita nella via Regina Margherita nel quartiere Bucalo, a S.Teresa, e successivamente assieme si avviarono a Misserio per avvisare l’altro fratello Saro e gli anziani genitori di Giuseppe. La sorella Caterina non era presente in quanto da qualche anno viveva in Svizzera. All’anziana madre, la signora Mantarro, che era a letto ammalata, in un primo momento non fu detto niente. Sia i fratelli, Saro e Edoardo, che il padre Graziano assistettero al funerale che si svolse a Torre del Greco alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
Per l’estremo e generoso sacrificio, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri conferiva al Carabiniere scelto Giuseppe Piani la promozione al grado di appuntato, concedendo la medaglia d’oro “per benemerenza d’istituto” con la seguente motivazione: “Militare di spiccate doti morali, militari e di carattere, dedicava con infaticabile energia, slancio vibrante ed entusiasmo ammirevole tutte le sue possibilità fisiche, morali, intellettuali e professionali, nell’adempimento dei suoi compiti, collaborando con intelligenza ed operosa fedeltà i superiori, offrendosi sempre primo fra tutti e spesso volontariamente con sublime abnegazione, non comune generosità e sprezzo del pericolo nelle operazioni più rischiose, nei servizi di maggiore impegno e di più gravosa esecuzione, mercè la sua fervida, ininterrotta e determinante attività il reparto poteva effettuare l’esecuzione di tutti gli ordini e mandati di cattura perpetui e debellare, in breve, vaste e pericolose organizzazioni delinquenziali operanti nella zona destando l’ammirazione delle popolazioni locali ed il plauso delle autorità”. Il Ministero dell’Interno, con propri Decreti, ha riconosciuto all’appuntato Giuseppe Piani, caduto in attività di servizio, la qualifica di “Vittima del dovere”.
Negli anni successivi, il signor Saro Piani e l’Amministrazione comunale del tempo, sindaco l’avv. Carmelo Iaria, decisero di intitolare una piazzetta a Misserio che si sarebbe realizzata su terreno donato dallo stesso Piani e che era di fronte la casa dove nacque Giuseppe Piani. Il terreno fu donato al Comune, la piazzetta in parte realizzata e finalmente sarà inaugurata il prossimo 22 settembre, alla presenza dei suoi figli e nipoti e di alte cariche dell'Arma dei Carabinieri. Giuseppe Piani, come c’è scritto sulla sua lapide del cimitero di Sarno, è stato “vittima del dovere e trovasi ora nella schiera degli eroi da dove prega per i suoi cari”.
Ringrazio per le notizie fornitemi la famiglia Piani e il comandante della Stazione dei Carabinieri di S.Teresa di Riva, Maurizio La Monica.