La vergogna dell'elipista di Roccalumera: l’Unione dei Comuni incapace a tenerla aperta
di Andrea Rifatto | 17/02/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/02/2022 | ATTUALITÀ
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L'elisuperficie di contrada Carrubbara
Di questo passo rischia di diventare il più classico esempio di cattedrale nel deserto. L’elisuperficie di Roccalumera, costata 560mila euro, esiste ma non può essere utilizzata. Sembra un paradosso, ma è la triste realtà. La struttura, finanziata nel 2011 con 400mila euro giunti dalla Protezione civile regionale grazie ad un programma di rete per la realizzazione di infrastrutture eliportuali, ai quali il Comune ha aggiunto 160mila euro ricavati dall’accensione di un mutuo, è l’unica tra Messina e Catania e costituisce un’importante pista da utilizzare in caso di calamità o emergenza, ma è chiusa ormai da due anni a causa dell’inerzia dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, ente che si è rivelato incapace ad occuparsi della gestione, che deve essere svolta da una ditta specializzata. L’ultimo affidamento risale infatti al 27 febbraio 2018 per mano del Comune di Roccalumera, proprietario dell’elisuperficie di contrada Carrubbara aperta nel 2016, che aveva dato l’incarico annuale alla “Helitalia Fire Service Srl” di Giarratana (Ragusa) per una spesa di 6mila 710 euro, coperta con il contributo erogato ogni anno dall’Unione dei Comuni, ente che sin dall’inizio si è fatto carico della gestione economica della piattaforma di atterraggio e decollo, nell’ottica di garantire un servizio al comprensorio jonico. Già ad ottobre del 2019 l’Amministrazione comunale di Roccalumera aveva fatto presente all’Unione di non aver potuto procedere al rinnovo dell’incarico in quanto non aveva ricevuto le somme, anche se la Giunta dell’Ente sovracomunale, il 14 giugno dello stesso anno, avesse stanziato l’importo di 3mila 538 euro (comunque insufficiente a coprire il costo annuale di gestione) che però non è mai arrivato a Roccalumera. Ma l’Unione ha fatto orecchie da mercante, nonostante i solleciti del sindaco Gaetano Argiroffi nei confronti dell’allora presidente, il collega di Antillo Davide Paratore. Nel frattempo la “Helitalia Fire Service” ha continuato a garantire il servizio gratuitamente per un altro anno, fino ad inizio 2020, in attesa dell’affidamento ufficiale da parte dell’Unione dei Comuni, oggi guidata dal primo cittadino di Roccafiorita, Concetto Orlando: “Il Comune di Roccalumera ci ha delegato a gestire la pista e nei prossimi giorni, non appena approveremo il bilancio 2020, potremo formalizzare l’affidamento” ci aveva detto Paratore a novembre del 2020. Promessa non mantenuta, perchè nessun incarico è stato mai sottoscritto. “Aspettavamo risposte dall’Unione dei Comuni, ci avevano assicurato che avrebbero fatto l’affidamento ma non ne abbiamo saputo più nulla - ci ha confermato telefonicamente Giovanni Cannizzo della Helitalia Fire Service, che sul sito dell’Ente nazionale aviazione civile risulta ancora il gestore dell’elisuperficie di Roccalumera - abbiamo già scritto all’Enac, che ci aveva chiesto spiegazioni, per dire che non ce ne occupiamo più noi”. Possibile che l’Unione dei Comuni, sempre pronta ad elargire contributi per iniziative spesso inutili, non sia capace a stanziare 7mila euro per gestire una struttura per il soccorso e l’emergenza? Nel frattempo gli elicotteri atterrano nei campi da calcio, nei parcheggi e ovunque, fuorché nell’elipista…