Giovedì 31 Ottobre 2024
Popolazione allarmata dal rischio che lo stabilimento si sposti nella frazione Contura


Nasce il Comitato "Ambiente Savoca": la voce dei cittadini contro la fabbrica di asfalto

di Andrea Rifatto | 18/02/2024 | ATTUALITÀ

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Alcuni cittadini alla seduta consiliare del 24 gennaio

Ancor prima che il sindaco Massimo Stracuzzi, dopo la discussione del 24 gennaio in Consiglio comunale, escludesse definitivamente 10 giorni dopo la frazione Contura dalla discussione con la proprietà in merito allo spostamento dello stabilimento “Sicobit”, che produce conglomerati bituminosi nell’attuale sito sotto il centro storico, i cittadini si erano già organizzati. E adesso sono usciti allo scoperto. L’1 febbraio è stato infatti costituito il Comitato “Ambiente Savoca”, definito dai promotori spontaneo, volontario, libero, apartitico, senza fini di lucro, non assistito ed aconfessionale, rivolto a garantire assistenza, ascolto e pari opportunità con scopo puramente benefico e di tutela per tutti i cittadini savocesi e della valle d’Agrò. I soci fondatori hanno composto il direttivo e nominato come presidente Rosa Salsa, vicepresidente Vincenzo Leo e consigliere Giuseppe Cicciò. “Il timore che uno stabilimento che produce conglomerato bituminoso, con grave rischio per l’ambiente e la tutela della salute dei cittadini - spiegano i membri - possa impiantarsi all’interno della valle, a pochi passi da abitazioni, scuole, attività ricettive, impianti sportivi, sorgenti acquifere, aziende agricole, percorsi ecologici frequentati da salutisti (amanti di trekking e mountain bike), è abbastanza forte ed ha allarmato la popolazione di Contura”. In particolar modo il Comitato si propone di monitorare ogni mutamento delle condizioni ambientali provocate dalle attività esercitate da ogni realtà produttiva con potenziale pericolo di contaminazione ambientale presente nel territorio del comune di Savoca ed ha avviato una raccolta firme per sensibilizzare la comunità comprensoriale alla tutela della salute e salvaguardia del territorio. I cittadini faranno dunque sentire la loro voce fin quando non sarà fatta chiarezza sulla possibile nuova localizzazione dello stabilimento “Sicobit”.


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