Venerdì 01 Novembre 2024
Parte la conferenza di servizi per approvarlo. La Regione ha già garantito 8,5 milioni


Ponte Furci-Roccalumera, ecco il progetto definitivo: il costo sale a quasi 10 milioni

di Andrea Rifatto | 13/06/2022 | ATTUALITÀ

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Lo schema progettuale della struttura

Adesso è realtà e attende solo di essere esaminato e approvato. È sul tavolo del Genio civile di Messina il progetto per la costruzione del ponte stabile di collegamento tra i lungomari di Furci Siculo e Roccalumera, opera promessa tre anni fa dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, per sostituire la passerella provvisoria sul torrente Pagliara. Soggetto attuatore era stato individuato poco dopo il Genio civile, che ha completato la progettazione dell’opera e indetto adesso la conferenza di servizi per procedere all’acquisizione di pareri e nulla osta finalizzati al rilascio del provvedimento finale. La riunione è stata convocata dall’ingegnere capo Nicola Alleruzzo per lunedì 20 giugno, alle 10.30, e sono stati invitati a partecipare l’Autorità di Bacino, l’Agenzia del Demanio, la Struttura territoriale dell’Ambiente e il Servizio Autorizzazioni e Valutazioni ambientali dell’Assessorato regionale del Territorio, la Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali, l’Asp, l’Arpa, i sindaci e i responsabili degli Uffici tecnici dei due comuni. La nota è stata inviata per conoscenza anche all’Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità. L’intervento prevede una spesa di 9 milioni 990mila euro, di cui 7 milioni 036mila  euro per lavori e 2 milioni 954mila euro per somme a disposizione, e verrà finanziato dalla Regione, che ha già previsto 8,5 milioni di euro nel piano delle opere da coprire con le risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. Il progetto definitivo-esecutivo è stato redatto dall’ingegnere Antonio Barone e per la parte strutturale dagli ingegneri Antonio Pio D’Arrigo, Domenico Mangano, Agostino La Rosa e Alberto Lo Presti. Un intervento complesso, messo nero su bianco in 66 elaborati progettuali, che prevede innanzitutto la demolizione della passerella per la realizzazione del nuovo viadotto e le opere di connessione e raccordo del viadotto con la viabilità esistente a Furci e Roccalumera. 

A differenza di quanto ipotizzato inizialmente, il ponte non sarà tipo strallato (formato da una serie di cavi ancorati a torri di sostegno) ma con una struttura mista in acciaio e calcestruzzo secondo lo schema di trave continua su quattro appoggi, per una lunghezza di 116,40 metri e una larghezza di 12,60 metri, di cui 8 metri costituiscono la carreggiata stradale a due corsie (una per ogni senso di marcia) e due marciapiedi di larghezza 1,80 metri sui due lati del ponte. La restante parte è occupata dai sicurvia del tipo new jersey, che proteggono il marciapiede. La larghezza del marciapiede è stata determinata nell’ottica che il ponte costituisca un collegamento anche dal punto di vista pedonale, realizzando una lunga passeggiata a mare tra Furci e Roccalumera. La struttura si sviluppa quindi su tre campate, quella centrale da 54 metri e le due laterali da 31,20 metri. La campata centrale garantirà il naturale deflusso delle acque del torrente Pagliara e l’alveo di deflusso della corrente non è interrotto da alcun ostacolo, in quanto le pile sono poste esternamente a tale area. Prevista anche la posa di scogli tra la briglia a monte e il nuovo ponte per risagomare l’alveo e stabilizzare gli argini, rendendo limitato il decorso della corrente sia in condizioni di magra che in condizioni di piena. Per realizzare il ponte stabile è stato necessario superare problemi idraulici, stradali, strutturali, sismici e di natura geotecnica, ma è stata individuata una soluzione che consente un raccordo planimetrico su entrambi i lati, con una continuità tra i due lungomari che farà diventare le strade che attualmente conducono verso monte delle vie secondarie che si intersecano ortogonalmente alla viabilità principale.


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