S. Teresa, cittadini sommersi quando piove: "Non vogliamo passare l'inverno così"
di Andrea Rifatto | 18/07/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/07/2019 | ATTUALITÀ
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La via Coletta trasformata in lago
“Siamo alle solite, un po’ di pioggia e si allaga tutto, sindaco cerca di intervenire al più presto cortesemente, non vorrei passare l’inverno così”. È la richiesta di aiuto lanciata da un cittadino di S. Teresa in via Coletta, nel tratto tra via Sparagonà e il torrente Savoca, davanti agli alloggi popolari, che martedì ha pubblicato un filmato del lago che si viene a creare puntualmente a ogni acquazzone, anche di breve durata, con l’acqua arriva sin dentro i cortili delle abitazioni creando un pantano in cui difficilmente ci si può muovere. Un grido di allarme lanciato ripetutamente negli anni dagli abitanti della zona ma rimasto finora inascoltato. “Ci sono tre tombini per la raccolta delle acque tutti otturati, più volte abbiamo sollecitato a farli pulire ma nessun intervento è stato fino adesso effettuato – segnala il residente – chiamo all’attenzione il nostro sindaco e l’Ufficio tecnico per prendere al più presto i dovuti provvedimenti”. Per chi ha acquistato da poco un’abitazione in quel quartiere, come il santateresino che ha denunciato il problema, non è certamente facile vivere in queste situazioni di estremo disagio a causa dei continui allagamenti davanti le abitazioni, con acqua e fango che raggiungono gli usci di casa. Una situazione inaccettabile, che non si può continuare a ignorare lasciando i cittadini abbandonati a loro stessi. Tra l’altro quella degli allagamenti in via Coletta è una questione che al Comune è ben nota da anni ma è stata affrontata finora con soluzioni tampone, alle volte davvero “singolari”. Due anni fa, durante una situazione di emergenza per il maltempo e i forti allagamenti, sono stati praticati due fori nel muro che separa il marciapiede da un terreno privato a ridosso della strada, cosicché l’acqua possa in parte defluire ed evitare che il livello sulla strada si innalzi allagando le case. Ma non è sufficiente a evitare la formazione del lago a tal punto da impedire anche alle auto di transitare. Lo scorso anno la questione è stata portata anche in Consiglio comunale dal gruppo di minoranza, che ha presentato un’interrogazione sulla questione allagamenti: “Per avere una rete di raccolta completa in quella zona servirebbero almeno 600mila euro e bisognerà provare ad ottenere un finanziamento” spiegò il sindaco Danilo Lo Giudice. Eppure una soluzione che potrebbe rivelarsi utile esiste: nel tratto in curva di via Coletta, punto più basso dove confluiscono le acque verso le caditoie di raccolta, esistono delle pompe di sollevamento installate nel 2001 durante le opere di urbanizzazione realizzate in quella zona dall’Amministrazione del sindaco Nino Bartolotta, che si attivavano durante le piogge per spingere l’acqua fino al torrente Savoca. Pompe che funzionarono alcuni anni ma che oggi marciscono tra fango e ruggine e che potrebbero essere invece fondamentali svolgendo per evitare che ad ogni pioggia si formi un lago. Dal lago al torrente, quello che si crea in via Sparagonà ogni qualvolta piove, con le acque che non riescono a convogliarsi nelle poche e strette caditoie esistenti ai margini della strada e scendono copiose fino alla via Regina Margherita e raggiungono il lungomare: anche questa una problematica ancora irrisolta nonostante qualcosa si fosse mosso ad inizio 2012, quando l’Amministrazione allora guidata dal sindaco Alberto Morabito aveva appaltato un intervento da 70mila euro per il ripristino della conduttura delle acque reflue in via Sparagonà: i lavori, che prevedevano la realizzazione di caditoie nel tratto da via Santi Spadaro al lungomare, presero il via il 2 maggio ma cinque giorni dopo la nuova Amministrazione, appena insediatasi con l’elezione a sindaco di Cateno De Luca, sospese il cantiere e approvò una variante da cui sparirono le grate di raccolta. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una soluzione al problema allagamenti è necessaria anche all’estremità sud di S. Teresa, tra le vie Crispi e Stradella Catania, dove a ogni pioggia l’acqua non riesce a defluire allagando strada e marciapiede. La stagione delle piogge arriverà a breve e con essa i soliti e irrisolti problemi. E i cittadini ne fanno le spese.