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S. Teresa di Riva. Blitz anti-capanne in spiaggia - FOTO
di Andrea Rifatto | 09/08/2014 | ATTUALITÀ
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Operai al lavoro per rimuovere le costruzioni
Pale, martelli e tanta buona volontà. Si sono presentati così stamane all’alba gli operai della ditta contattata dal Comune di S. Teresa di Riva per sgomberare l’arenile dalle capanne che da diverse settimane proliferano senza sosta. Un blitz annunciato già ieri dal sindaco Cateno De Luca tramite i social network, per rispettare quanto stabilito ormai da molti anni dalle ordinanze della Capitaneria di Porto, che vietano l’edificazione di qualsiasi manufatto se non dietro precisa autorizzazione. Notevole la quantità di legname asportata dalla spiaggia, che nell’occasione è stata anche ripulita da ogni genere di rifiuto sparso in questa prima sessione di estate. A controllare le operazioni il primo cittadino De Luca insieme al comandante del Corpo d Polizia Municipale, cap. Diego Mangiò, e ai responsabili dell’ufficio tecnico comunale. Non sono mancate le sorprese, come qualche manufatto dato alle fiamme nella notte, probabilmente per ripicca contro l’azione di forza messa in atto dal Municipio: da registrare anche alcuni casi di pacifica rimozione delle costruzioni avvenuti da parte di quanti immaginavano di poter dimorare indisturbati sotto un comodo riparo in legno e fogliame. E proprio l’ennesimo caso di danneggiamento delle palme presenti sul lungomare, con il taglio delle foglie utilizzate poi per la copertura delle capanne, ha messo fine alla moderata tolleranza che sembrava prevalere anche quest’anno. Non sono mancate le reazioni da parte della cittadinanza, soprattutto di quanto utilizzavano le tanto vituperate strutture in legno come riparo dal sole. Tra chi ha apprezzato l’azione di forza per mettere fine alle continue violazioni delle regole di utilizzo della spiaggia e quanti invece hanno ritenuto che con la stagione estiva ormai inoltrata si sarebbe potuto proseguire sulla linea del laissez-faire, non è mancato il commento del sindaco Cateno De Luca, che ha ricordato come negli ultimi anni la tolleranza da parte delle istituzioni abbia prevalso sulle legittime azioni per il rispetto delle regole: “Quest'anno purtroppo si è esagerato – ha spiegato –: sono arrivate numerose segnalazioni e tagliare delle palme per fare un ulteriore capanna è stato un gesto che non poteva passare inosservato. Sono permissivo ma non accetto inciviltà”. Qualche protesta è arrivata da parte dei gruppi di bagnanti che avevano appositamente acquistato il materiale per costruire i tanto comodi ripari: “Possiamo capire l’aver rimosso le capanne – ribattono al primo cittadino – ma potevate lasciare tutto il materiale usato, perché abbiamo speso dei soldi: vorremmo quindi che ci venga restituito quanto rimosso”. Considerato quindi che la strada scelta dall’Amministrazione comunale è la tolleranza zero, c’è chi reclama che venga riservato lo stesso trattamento anche per gli ombrelloni perennemente piantati sull’arenile, evitando così di utlizzare due pesi e due misure.