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Torrente Savoca, torna l'incubo esondazione
di Andrea Rifatto | 31/08/2013 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/08/2013 | ATTUALITÀ
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Il torrente Savoca
Torrente Savoca a rischio esondazione: un'annosa questione che torna puntualmente alla ribalta alle prime piogge, visto che il livello del letto si innalza sempre più con il passare del tempo. Santa Teresa è tra i comuni che chiedono a gran voce interventi di messa in sicurezza per evitare il rischio di esondazione: alcuni enti comunali si sono già attivati con l'ausilio dell'Ente di Sviluppo Agricolo (ESA), che è intervenuto con i propri mezzi e uomini per la risagomatura degli alvei, altri comuni invece attendono i lavori. "Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei torrenti - ha dichiarato proprio oggi al TgR Sicilia l'ing. Bruno Manfrè, dirigente della Protezione Civile di Messina - sono fondamentali per evitare problemi alla pubblica incolumità, soprattutto nei casi in cui si ha un innalzamento degli alvei con il rischio di esondazione". La situazione del Savoca viene tenuta sotto controllo dall'Amministrazione comunale di Santa Teresa: "Alcune zone abitate - ha affermato il vicesindaco Antonino Famulari - si trovano al di sotto del livello del torrente, innalzatosi di 5-6 metri rispetto alla quota naturale: è opportuno che si intervenga immediatamente con uno svuotamento del letto, valutando la possibilità che il materiale prelevato venga trasferito sulle spiagge e utilizzato per il ripascimento dell'arenile". L'ultimo intervento di risagomatura del Torrente Savoca si ebbe a settembre del 2011: i lavori, eseguiti con mezzi e uomini dell'Esa sotto il controllo della Protezione civile, che coprì le spese per il carburante e il movimento terra, consentirono di rinforzare gli argini e svuotare la parte centrale dell'alveo nella zona tra le frazioni Calcare (Furci Siculo) e Giardino (Santa Teresa). Adesso sarebbe opportuno ripetere l'intervento, arrivando magari fino alla foce del torrente. "Si solleciti immediatamente l'ESA": la richiesta dei Giovani Udc In merito alla questione non si è fatta attendere la nota a firma del Giovani Udc del Collegio di Taormina, coordinati da Carmelo Cutrufello: “Non si capisce perché non sia stato già fatto un intervento di risagomatura del Torrente Savoca - sostiene Cutrufello - si parla tanto ma poi ci si perde in un bicchiere d’acqua. Per questi interventi non servono risorse per i comuni ma solo una telefonata all’Esa. Anziché lamentare la mancanza di fondi, le amministrazioni locali chiamino gli enti regionali preposti e pretendano gli interventi necessari. E’ chiaro che la situazione del torrente Savoca è drammatica e non più rinviabile. Allora perché non hanno ancora chiamato l’Esa per chiederle di intervenire a costo zero? In base alla convenzione firmata presso Palazzo dei Leoni alla presenza dei sindaci dei 108 comuni della Provincia Regionale di Messina, del presidente Nanni Ricevuto, dell’assessore regionale alle Risorse Agricole Dario Cartabellotta, dell’assessore alle Infrastrutture Antonino Bartolotta, dei vertici dell’Ente di Sviluppo Agricolo e del dirigente generale del Dipartimento di Protezione Civile regionale Pietro Lo Monaco, l’Esa può intervenire per le azioni di risagomatura dei torrenti a rischio esondazione e per gli interventi ricadenti nelle strade di penetrazione agricola. Secondo l’accordo di programma, gli assessorati coinvolti - continua Cutrufello - forniscono le risorse economiche per finanziare le spese correnti relative alle attività previste, mentre l’Esa mette a disposizione dei comuni interessati le proprie risorse umane e strumentali. Grazie a questo protocollo si può intervenire in tempi brevi ed a costo zero in favore di quelle amministrazioni locali che non dispongono della liquidità di cassa necessaria a completare gli interventi di messa in sicurezza del territorio ed in molti comuni è già stato fatto. Le criticità relative al torrente Savoca – conclude Cutrufello - erano state più volte sollevate dall'ex consigliere provinciale dell’Udc Matteo Francilia e proprio grazie al suo interessamento, come atto simbolico, la convenzione era stata firmata a Messina e non a Palermo". La stagione autunnale è alle porte: nell'attesa che chi di competenza si attivi non resta che sperare che non si verifichino eventi alluvionali che mettano a rischio l'incolumità dei cittadini.