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S. Teresa. Strada su piazza Marina Militare, il Tar nomina un perito
di Andrea Rifatto | 11/02/2016 | ATTUALITÀ
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Il tecnico deciderà come intervenire per realizzare l'accesso
Nuovo capitolo della trentennale querelle tra il Comune di S. Teresa di Riva e i proprietari di un edificio che sorge alle spalle di piazza Marina Militare Italiana, sul lungomare nel quartiere Bucalo, che nell’ottobre 2011 sono usciti vincitori da un lunghissimo procedimento legale terminato in Cassazione, dove è stato stabilito il loro diritto ad avere un accesso carrabile all’abitazione, situata sulla Statale, anche dalla via marina, così come avveniva fino ai primi anni ’80, quando l’Amministrazione del tempo espropriò alcuni terreni per realizzarvi la slargo. La Seconda sezione del Tribunale amministrativo di Catania, a cui i coniugi Lo Tartaro-Trimarchi si sono rivolti lo scorso anno chiedendo l’esecuzione delle sentenze, con la demolizione della piazza in modo tale da poter creare una via di accesso anche per il transito dei mezzi pesanti e il risarcimento dei danni derivanti dal ritardo nell’adempimento di quanto fissato nei tre gradi di giudizio, ha stabilito con un’ordinanza depositata nei giorni scorsi di acquisire una consulenza tecnica d’ufficio in merito alle opere da eseguire per soddisfare le richieste dei proprietari, nominando un perito, l’ing. Giuseppe Pernice di Messina, che avrà il compito di accertare lo stato dei luoghi e descrivere le opere necessarie per il miglior soddisfacimento del diritto accertato in favore dei ricorrenti, avendo cura, in sede di ricerca della soluzione tecnica più idonea, di contemperare tale diritto con l’interesse pubblico. Il tecnico nominato nella Camera di consiglio presieduta da Antonio Vinciguerra dovrà inoltre verificare se la proposta già avanzata dall’Amministrazione comunale di S. Teresa in favore dei coniugi Lo Tartaro-Trimarchi possa ritenersi rispettosa delle loro esigenze. Le parti si erano incontrate nell’ottobre 2014 per individuare la migliore soluzione progettuale per realizzare la strada. Il Comune ritiene sufficiente costruire una via di accesso, in direzione dell’attuale passerella pedonale, larga 3,50 metri e con uno slargo di manovra per i mezzi pesanti di 10,50 x 11 m, con il mantenimento dell’arco in cemento attualmente esistente in fondo alla piazza; nella controproposta Lo Tartaro-Trimarchi è inserita invece una strada larga 4 metri, con uno slargo di manovra di 15x12 m e il taglio dell’arco fino ad un’altezza di 3,50 m, oltre alla costruzione di un muro a delimitazione dell’accesso e dell’area di manovra, sia sul lato Messina che sul lato parco giochi. Soluzioni tecniche non accettate dall’Amministrazione in quanto ritenute “troppo incisive e perché mortificano la destinazione ad uso pubblico della piazza, la cui realizzazione ha implicato l’attivazione di una procedura espropriativa per la quale i procedenti in giudizio hanno percepito l’indennità di esproprio relativa”. Da qui la nuova contesa sorta dinanzi al Tar etneo. I giudici hanno fissato nel provvedimento delle precise scadenze temporali: l’ing. Pernice avrà tempo fino al 25 aprile prossimo per iniziare le operazioni peritali previa fissazione della data, ora e luogo da comunicare formalmente con congruo anticipo alle parti, le quali potranno a loro volta nominare i propri consulenti tecnici. Nei 60 giorni successivi dovrà trasmettere alle parti uno schema della propria relazione ed entro il 15 settembre 2016 dovrà depositare al Tar la relazione tecnica d’ufficio, che dovrà riportare i risultati e le conclusioni finali. L’ulteriore trattazione della causa proseguirà nell’udienza pubblica del 5 ottobre 2016. Il Comune di S. Teresa di Riva è difeso dall’avv. Raffaele Tommasini, mentre i coniugi Lo Tartaro-Trimarchi sono rappresentati dagli avvocati Giuseppe e Silvana Benvenga.