Sant’Alessio, scolo dell’A18 ostruito da privato: Comune ordina la demolizione
di Andrea Rifatto | 20/07/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/07/2019 | ATTUALITÀ
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La rampa ampliata e il canale ristretto
Opere non autorizzate che hanno comportato il restringimento di un canale di scolo delle acque meteoriche e l’occupazione di una parte di strada comunale. È quanto contesta il Comune di Sant’Alessio alla signora Maria Teresa D’Agostino, residente in paese, nei confronti della quale il dirigente dell’Area Tecnica, l’architetto Gaetano Faranna, ha emesso un’ordinanza di demolizione con la richiesta di effettuare i lavori di messa in ripristino dell’area, situata in contrada Lupera al confine con via Dei Cipressi, la strada che conduce al cimitero. Nel corso di due sopralluoghi eseguiti il 12 e il 24 giugno dalla Polizia municipale e dall’Ufficio tecnico, a seguito di un esposto presentato il 23 giugno dall’avvocato Nunzio Cammaroto per conto di Onofrio Trimarchi, residente a Castelmola e proprietario del terreno attiguo a quello della signora D’Agostino, è emerso come quest’ultima abbia realizzato opere non autorizzate ampliando sia in lunghezza che in larghezza la rampa carrabile in cemento già esistente che da via Dei Cipressi conduce al suo limoneto, realizzata in gran parte nel canale di scolo delle acque meteoriche provenienti sia dalla strada comunale che conduce al cimitero che dall’autostrada Messina-Catania, creando un notevole restringimento dello stesso in modo particolare nella parte confinante con il terreno di Trimarchi. “In caso di abbondante pioggia – scrive il Comune – gran parte dell’acqua che è convogliata nel canale di scolo, proveniente dalle suddette strade e dai terreni agricoli circostanti posti in collina, tracima invadendo la parte bassa della rampa carrabile e il fondo di proprietà della ditta Trimarchi, per poi, con molta probabilità, raggiungere la strada ferrata e il centro abitato, posti a valle e a poca distanza dal terreno Trimarchi”. Inoltre alla signora D’Agostino viene contestato di aver realizzato una nuova recinzione metallica del suo ingresso carrabile occupando parte della strada comunale per un tratto lungo 6 metri e largo 30 centimetri. Il Comune la ha quindi ordinato di demolire entro 60 giorni le opere realizzate abusivamente, avvertendo che in caso di inottemperanza entro il termine assegnato le opere verranno acquisite del patrimonio del Comune. L’ordinanza è stata inviata anche a Procura della Repubblica, Cas, Genio civile e Stazione Carabinieri.