Savoca capitale di storia e arte: folla di visitatori alla riapertura del castello - FOTO
di Andrea Rifatto | 19/04/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/04/2017 | ATTUALITÀ
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Un gruppo di visitatori con le guide Sapienza e Tripodo
Dal Bar Vitelli alla chiesa di San Nicolò, dal convento dei Cappuccini fino alla cima del castello. A Savoca è stata una Pasquetta all’insegna della scoperta dei monumenti e dei siti storici, affollati da centinaia di visitatori e turisti, molti dei quali stranieri, che hanno approfittato della giornata di sole per raggiungere uno più belli d’Italia. Una Pasquetta particolare per il borgo collinare, visto che per la prima volta dopo 300 anni sono state aperte al pubblico le porte del castello Pentefur. Grazie all’accordo stipulato dalla famiglia Nicotina, proprietaria del sito, con l’associazione “Proposta Turistica 3.0” di Messina, guidata da Antonino Sapienza, i resti del maniero arabo-normanno, andato distrutto sul finire del ‘600 a causa di un terremoto, sono stati visitati da circa 400 persone, che dal mattino fino al pomeriggio hanno potuto conoscere e apprezzare l’area che si estende su una superficie di 10mila metri quadrati, un tempo residenza dell’Archimandrita, seguendo la spiegazione delle guide autorizzate e multilingue, Valeria Tripodo e Serena Gozzi. Un’opportunità per ampliare ancora di più le presenze turistiche in quella piccola capitale di saperi e di arte che è Savoca, che da tempo punta a una valorizzazione del proprio patrimonio storico e artistico e a un turismo di qualità, senza rimanere ancorata all’idea delle presenze mordi e fuggi” nel paese de “Il Padrino”, che invece offre tanto altro. Di quello che un tempo era un imponente castello rimangono in piedi soltanto parti di cinta muraria, un paio di cisterne e i resti di un mastio quadrangolare, ma la vista che si gode dalla cima è da togliere il fiato: lo Stretto di Messina, la cima dell'Etna, lo Jonio e le vallate circostanti. “Siamo soddisfatti – dice a fine giornata Antonino Sapienza – i visitatori hanno apprezzato il sito e replicheremo l’apertura il 25 aprile e il 1° maggio. Nel corso del 2017, che è l’anno dei Borghi, apriremo il castello per dodici volte e nel 2018 contiamo di renderlo fruibile più spesso mettendo ulteriormente in sicurezza tutta l’area”.