Savoca, contenzioso al Tar sulla cava da 18 anni senza esito: deciso un nuovo rinvio
di Andrea Rifatto | 31/03/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/03/2022 | ATTUALITÀ
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Il sito di estrazione in contrada Fontanelle
Si trascina da diciassette anni uno dei ricorsi amministrativi sulle attività svolte nella cava “Mandrazzi-Geico” di Savoca, sito in contrada Fontanelle destinato all’estrazione di gneiss, ma ancora non c’è un verdetto per via di lungaggini burocratiche e mancate risposte. Al Tar di Catania pende infatti un procedimento amministrativo avviato nel 2005 dalla società proprietaria “Geico Srl” (negli anni è poi subentrata la Sicobit), contro il Comune di Savoca, la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina, gli Assessorati regionali Industria, Territorio e Ambiente, Agricoltura e Foreste e il Corpo regionale delle Miniere-Distretto minerario di Catania. La vicenda riguarda la richiesta di annullamento del provvedimento di sospensione dell’attività estrattiva adottato nel 2005 dal Comune e altri atti emanati successivamente anche dalla Soprintendenza, oltre alla richiesta di risarcimento dei danni e per la condanna al pagamento delle relative somme che verranno quantificate in corso di causa o, in subordine, delle somme di cui la parte ricorrente chiede la liquidazione comunque nella misura non inferiore a 25mila euro per ogni giorno di sospensione dell’attività, il tutto comprensivo d’interessi e rivalutazione monetaria. Il Tar, un anno fa, aveva disposto incombenti istruttori a carico del Distretto minerario di Catania, chiedendo di fornire “documentati chiarimenti in ordine alla specifica circostanza se i lavori di sbancamento della dorsale di un costone roccioso soprastante la cava in contrada Mandrazzi-Fontanelle riguardassero lavori di ‘apertura di una pista carrabile, eseguita in ottemperanza di una disposizione del Corpo Regionale delle Miniere’, fornendo in caso affermativo la documentazione. Il Distretto minerario non ha però ottemperato per due volte e adesso i giudici hanno reiterato la richiesta, incaricando il dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Energia di dare adempimento entro 30 giorni; già da ora è stato nominato commissario ad acta il segretario generale della Regione, affinché provveda in via sostitutiva qualora gli incombenti istruttori disposti dal Tar non dovessero essere svolti entro il termine concesso. La discussione del ricorso è stata quindi rinviata al 15 dicembre. La “Geico” è difesa dagli avvocati Giuseppe Sciuto e Andrea Scuderi, il Comune di Savoca dall’avvocato Stefano Principato.