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Savoca, dopo 40 anni adottato il Piano regolatore: "Recupero e sviluppo del borgo"
di Andrea Rifatto | 06/11/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/11/2019 | ATTUALITÀ
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Amministratori, funzionari e tecnici dopo la firma di ieri
Dopo quarant’anni Savoca ha il suo Piano regolatore generale. Ad adottarlo è stato nel pomeriggio di ieri l’architetto Massimo Giuseppe Aleo, funzionario dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, nominato commissario ad acta il 27 agosto in sostituzione del Consiglio comunale in seguito all’incompatibilità manifestata il 27 giugno da 10 consiglieri su 12. Alla firma dell’importante delibera, in una giornata che si può definire storica, oltre al funzionario regionale erano presenti il sindaco Nino Bartolotta, il vicesindaco Pippo Trimarchi, gli assessori Enico Salemi e Giuseppe Trimarchi, il presidente del Consiglio Massimo Stracuzzi, il capogruppo di maggioranza Sergio Trimarchi, il dirigente dell’Ufficio tecnico Luciano Saglimbeni e il suo predecessore Santino Scarcella, la segretaria Milena Gaglio e il progettista del Prg, l’architetto Gaetano Scarcella. Il Piano regolatore sarà depositato in segreteria entro 10 giorni, rimarrà disponibile per i successivi 60 durante i quali se ne potrà prenderne visione e fino a 10 giorni dopo la scadenza del deposito chiunque può presentare osservazioni. Poi entro un mese il commissario farà le proprie deduzioni e il Prg verrà quindi trasmesso all’Assessorato per l’approvazione finale. Un obiettivo che l’Amministrazione del sindaco Bartolotta aveva posto tra i primi punti del programma elettorale del 2015 e che è stato raggiunto. I primi passi per il Piano regolatore generale di Savoca, dove vige un Programma di Fabbricazione del 1979, risalgono al 1980 ma si arriva alla redazione solo nei primi Anni ’90 e nel 1996 arriva una bocciatura allo strumento redatto dall’ingegnere Mirenda; poi nella prima legislatura Bartolotta (2012-2007) era stato dato incarico all’ingegnere Lucio Nicita ma nel 2012 è arrivato lo stop dal Genio civile; dopo la scomparsa dell’ingegnere Nicita, il Piano regolatore generale di Savoca è stato affidato all’architetto Scarcella, coadiuvato dall’ingegnere Antonio Villari e dagli architetti Maria Carmela Fazio e Rita Moschella; nel 2017 il primo ok dal Genio civile, nei mesi scorsi il via libera da tutti gli enti e ieri l’adozione della delibera, dopo quattro ore di esame di tutta la corposa documentazione firmata dal commissario regionale. Già da ieri sono scattate le norme di salvaguardia, ossia varranno le prescrizioni più restrittive per interventi edilizi ed urbanistici. “Il Prg punta sul recupero del patrimonio non utilizzato nel centro storico, che abbiamo ampliato rispetto all’attuale area limitata che arrivava fino al convento, senza alterare volumi, con la possibilità di cambiare la destinazione d’uso per attività ricettive-turistiche e artigianali-commerciali - commenta soddisfatto il sindaco Bartolotta – adesso vogliamo esaltare la fase della pubblicazione, ci saranno incontri pubblici aperti per dare modo a tutti analizzarlo e informarsi sulle nuove opportunità di sviluppo per chi intende investire nel centro storico e speriamo arrivino osservazioni utili, il Piano regolatore ovviamente non può essere stravolto ma migliorato. Ringraziamo il commissario per il fattivo e celere lavoro svolto e l'adozione da parte di un funzionario estraneo all'ambiente è per noi motivo di assoluta garanzia e imparzialità. Speriamo adesso che l’iter non si impantani alla Regione sull’approvazione sulla valutazione di impatto ambientale e sulla valutazione ambientale strategica”. L’Amministrazione sta inoltre predisponendo un piano particolareggiato per il centro storico con l’Università di Catania e la Facoltà di Architettura di Siracusa, c’è stato già un primo step con un master sul territorio con l’analisi dei materiali e delle caratteristiche storico-architettoniche del centro storico e alla fine ne verrà fuori un piano per l’utilizzo dei materiali che verrà annesso al Piano regolatore. Il Prg savocese ha tra gli aspetti di maggior interesse il recepimento delle leggi che consentono la cosiddetta perequazione urbanistica e il trasferimento di cubatura tra zone omogenee del territorio comunale. Ciò consentirà all'Amministrazione di effettuare espropri per pubblico interesse remunerando i proprietari privati con premi di cubatura da utilizzare in ambito agrituristico. Il nuovo Regolamento Edilizio introduce, tra l’altro, una serie di regole per il decoro urbano che disciplinano elementi architettonici e il piano del colore, nonché l’installazione di canne fumarie, parabole, condizionatori, ecc. Il Prg prevede poi misure che incentivano la cura e lo sfruttamento sostenibile del paesaggio agrario e dei fabbricati rurali per fini agricoli e ricettivo - turistici anche al fine di frenare l’abbandono dei fondi e mitigare il proliferare di incendi e il progressivo dissesto idrogeologico del territorio. Per le zone di espansione vi è un incremento di cubatura contenuto, che limita il consumo del suolo. Le nuove zone di espansione sono state previste in contiguità con le aree residenziali già presenti a completamento dei centri abitati preesistenti arginando così i fenomeni di dispersione urbana con conseguente risparmio nella futura esecuzione delle opere a rete (illuminazione, acquedotti, fognature), con un limite di due piani fuori terra più mansarda e area a verde annessa per migliorare la qualità residenziale e attrarre la domanda immobiliare.