Giovedì 31 Ottobre 2024
Accolta la richiesta del Comune: nuovi locali nell'edificio già in ristrutturazione


Savoca, il Governo finanzia l'ampliamento del plesso scolastico grazie ai fondi del Pnrr

di Andrea Rifatto | 11/08/2022 | ATTUALITÀ

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L'edificio con i lavori attualmente in corso

È andata a buon fine la richiesta di finanziamento inviata al Governo dall’Amministrazione comunale di Savoca per ampliare la scuola di Rina, che ospita primaria e secondaria di primo grado. L’ente aveva presentato nei mesi scorsi un’istanza partecipando all’avviso pubblico del Piano nazionale di ripresa e resilienza per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione “Piano di estensione del tempo pieno e mense”, presentando un progetto di fattibilità tecnica-economica per la costruzione di corpo aggiunto da utilizzare come mensa a servizio del plesso scolastico. La richiesta è stata ammessa e dal Ministero dell’Istruzione arrivano 127mila 800 euro, che coprono così l’intero costo dell’elaborato redatto dall’architetto Nino Santoro dell’Ufficio tecnico, che prevede una spesa di 86mila euro per lavori e 41mila 800 euro per somme a disposizione. “C’è grande soddisfazione da parte mia e di tutta l’Amministrazione - commenta il sindaco Massimo Stracuzzi - in quanto grazie alla realizzazione di questa struttura, si vanno a completare una serie di servizi essenziali per i ragazzi che frequentano il plesso. La speranza è che i lavori possano iniziare nel più breve tempo possibile - aggiunge - in modo tale che, grazie anche alla ristrutturazione in corso della scuola di Rina, si possa inaugurare l’edificio completamente adeguato, efficientato, ammodernato e con l’annessa mensa scolastica. Questo risultato dimostra ancora una volta che l’Amministrazione sa programmare e portare a casa i finanziamenti”. Attualmente sono in corso i lavori di ristrutturazione, adeguamento sismico, sicurezza delle strutture e degli impianti, eliminazione delle barriere architettoniche e miglioramento energetico finanziati dalla Regione con 862mila 322 euro, mentre altri 95mila 813 euro arrivano da un cofinanziamento comunale.


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