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Zone franche urbane: 182 milioni di euro per la Sicilia
di Sikily News | 06/02/2014 | ATTUALITÀ
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Con decreto direttoriale 23 gennaio 2014 è stato adottato il bando per l’attuazione dell’intervento in favore delle micro e piccole imprese localizzate nelle Zone Franche Urbane (ZFU) della Regione Siciliana di cui al Decreto interministeriale del 10 aprile 2013. Il decreto del 23 gennaio 2014 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.24 del 30 gennaio 2014. Le agevolazioni previste dal decreto sono rappresentate dalle esenzioni consistenti in: esenzione dalle imposte sui redditi (IRPEF, IRES); esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP); esenzione dall’imposta municipale propria (IMU); esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
L’intervento, per il quale sono disponibili circa 182 milioni di euro, prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive in favore di imprese di micro e piccola dimensione localizzate nelle Zone Franche Urbane di Aci Catena, Acireale, Bagheria, Barcellona Pozzo di Gotto, Castelvetrano, Catania, Enna, Erice, Gela, Giarre, Lampedusa e Linosa, Messina, Palermo (Brancaccio), Palermo (porto), Sciacca, Termini Imerese (inclusa area industriale), Trapani, Vittoria.
I confini delle ZFU sono identificati attraverso l'elenco delle sezioni censuarie (censimento 2001).
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 5 marzo 2014 e fino alle ore 12:00 del 23 maggio 2014, esclusivamente tramite una procedura telematica accessibile dall sistema "AgevolazioniDGIAI" al link agevolazionidgiai.invitalia.it, da dove bisognerà procedere alla registrazione e seguire la procedura guidata di compilazione dell’istanza.
Le agevolazioni possono essere concesse in favore di micro e piccole imprese localizzate all’interno delle zone france della regione Sicilia riportate in allegato al decreto. La dotazione finanziaria per gli interventi da attuare nell’ambito delle Zone franche urbane, così come individuata nel “Piano Azione Coesione: terza e ultima riprogrammazione”, ammonta a complessivi 303 milioni di euro, integrabile con risorse messe a disposizione dalle Regioni interessate.
Le agevolazioni sono concesse alle imprese a titolo di “de minimis”. Pertanto, ciascun soggetto ammesso alle agevolazioni potrà beneficiare delle predette esenzioni, tenuto conto di eventuali ulteriori agevolazioni già ottenute dall’impresa sempre a titolo di “de minimis” nell’esercizio finanziario in corso alla data di presentazione della richiesta di agevolazione nei due esercizi finanziari precedenti, fino al limite massimo di 200.000,00 euro.