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Frana di Letojanni, slitta l'approvazione del progetto per rimuoverla
di Gianluca Santisi | 16/03/2018 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 16/03/2018 | ATTUALITÀ
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Chissà se per il suo terzo compleanno (5 ottobre 2018) la frana sull'A18 Messina-Catania sarà ancora lì. Le premesse ci sono tutte vista la lentezza con cui sono state affrontate l'emergenza, prima, e la fase progettuale per l'eliminazione, poi. Nessuno si senta estraneo alla ripartizione delle colpe. Dalla Regione al Cas, dalla Protezione Civile al Ministero dei Trasporti. La frana di Letojanni è oggi il più grande monumento siciliano all'incapacità gestionale. E il neo direttore generale del Cas, Leonardo Santoro, avrà il suo bel da fare per venirne a capo. Così come durissimo sarà il compito di rimettere in piedi un ente diventato – basta leggere le cronache degli ultimi mesi - crocevia del malaffare. In contrada Scoppo, prima che scoppiasse l'ennesimo scandalo giudiziario, era arrivato persino l'assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. “Se penso alla frana di Letojanni – aveva ammesso – mi cadono le braccia”. Era il 13 febbraio e un paio di giorni prima dagli uffici del Cas era partito, direzione Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche, il progetto di realizzazione della doppia galleria paramassi. La soluzione individuata dai tecnici per risolvere il problema del movimento franoso in atto sul costone. “Ci aspettiamo – aveva aggiunto nell'occasione l'assessore Falcone – che nel giro di 15 giorni (quindi a fine febbraio, ndc) si possa avere l'approvazione del progetto e in paio di mesi al massimo contiamo di mandarlo in gara”. I tempi non potranno essere rispettati e slitteranno, nella migliore delle ipotesi, di qualche mese. Sempre che non subentrino altri problemi. La conferenza dei servizi fissata per il 21 di marzo è slittata al 10 aprile, alle ore 12, a Palermo. Entro aprile dovrebbe quindi arrivare l'ok al progetto. Poi bisognerà avviare le procedure per l'affidamento dell'appalto. Un'operazione da 12,5 milioni di euro. Intanto, ci si augura che al più presto venga rimosso il doppio senso di marcia nella galleria S. Alessio (lato monte) e venga riaperto il tunnel parallelo (lato mare), visto che sono ampiamente trascorsi i termini previsti dall'ex direttore generale Salvatore Pirrone, sospeso per un anno e indagato per i lavori urgenti di consolidamento del piede della frana di Letojanni.