Giovedì 26 Dicembre 2024
Verrà redatto dal Comune di S. Teresa. Scartati i progetti già esistenti


Lungomare Sant’Alessio-Roccalumera, si parte con lo studio di fattibilità

di Andrea Rifatto | 31/08/2015 | ATTUALITÀ

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L'incontro di oggi al municipio di S. Teresa

L’idea di un lungomare unico tra i centri costieri della riviera jonica rimbalza nei palazzi della politica locale e provinciale da decenni, addirittura dai primi anni ’60, ma di concreto non si è mai arrivati a nulla. Adesso è tornata d’attualità dopo la proposta lanciata del capogruppo consiliare di maggioranza di S. Teresa, Sandro Triolo, di avviare un dialogo con i comuni limitrofi e valutare le reali intenzioni sulla possibilità di dar vita ad un collegamento stabile sulla litoranea, quantomeno tra Sant’Alessio Siculo, S. Teresa di Riva, Furci Siculo e Roccalumera. Ne hanno discusso stamane nel municipio santateresino il sindaco Cateno De Luca e i colleghi Sebastiano Foti (Furci), Gaetano Argiroffi (Roccalumera) e l’assessore Antonella Papa per la cittadina alessese. All’incontro erano presenti anche il capogruppo Sandro Triolo e il vicesindaco di S. Teresa, Nino Famulari. Proprio quest’ultimo ha illustrato la strada da seguire per avviare l’iter e giungere a qualcosa di concreto in tempo ben stabiliti. “Abbiamo proposto sin da subito – spiega Famulari – di non considerare i progetti già esistenti, in quanto andrebbero aggiornati perché non più rispondenti alle esigenze del territorio e alle normative tecniche attualmente vigenti, ma di creare un team tra comuni con S. Teresa nel ruolo di leader, per cercare di accorciare i tempi ed evitare le solite lungaggini burocratiche che sorgono quando ci sono troppi interlocutori in campo". Gli amministratori dei centri limitrofi avevano infatti avanzato in prima battuta l’ipotesi di rispolverare un elaborato redatto dalla Provincia di Messina nel 2001, che prevedeva la realizzazione di un lungomare unico tra Sant’Alessio e Alì Terme, con la costruzione di ponti stabili lungo i torrenti. Progetto che l’amministrazione comunale del sindaco De Luca, che si è intestata l’iniziativa, ha suggerito di scartare, preferendo iniziare da zero.

L’idea discussa oggi e condivisa da tutti è stata quella di non delegare ad altri enti alcun compito: il Comune di S. Teresa si è fatto carico in questa fase di redigere uno studio di fattibilità ed un piano finanziario di massima per la realizzazione dell'opera, per capire se tecnicamente è possibile, soprattutto alla luce delle stringenti normative in materia idraulica, far sorgere un collegamento viario di tutti i lungomari con la costruzione di nuovi ponti. “Ritengo ormai impossibile, per le recenti restrizioni ambientali ad operare alle foci dei torrenti, che si possa realizzare un collegamento viario di tutti i lungomari – ha dichiarato il sindaco Cateno De Luca –: credo di più ad un collegamento pedonale con passerelle rialzate al centro, sullo stile del corridoio ecologico dell’Agrò”. Tre sono infatti i corsi d’acqua su cui bisognerebbe intervenire con infrastrutture di attraversamento: il torrente Agrò tra Sant’Alessio e S. Teresa, il Savoca tra S. Teresa e Furci e il torrente Pagliara tra Furci e Roccalumera.  “La soluzione della via marina unica – ha aggiunto Famulari – potrebbe costituire una valida soluzione ai problemi di viabilità che affligono i centri costieri e diventare anche un’opportunità per ridurre il numero di auto in circolazione, se affiancata dalla realizzazione di parcheggi adeguati e dall’istituzione di un servizio navetta che metta in collegamento i quattro comuni”.
Una volta redatto lo studio di fattibilità, il prossimo passaggio vedrà gli amministratori di Sant’Alessio, S. Teresa, Furci e Roccalumera sedersi nuovamente attorno ad un tavolo per discutere come procedere, in modo particolare con quali modalità e da quali fonti reperire le risorse necessarie per l’intervento, prima di passare alle fasi di progettazione e all'inserimento dell'intervento nei piani triennali delle opere pubbliche.

Più informazioni: lungomare unico  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 01/09/2015 alle 14:37:08

Tutti i ponti sulla SS 114 mi pare siano pericolanti e con limitazioni al traffico: andrebbero consolidati o rifatti. E qui si parla di passerelle in legno per pedoni!!?? Ma si vuole spendere senza realizzare un'opera valida? Che lo studio di fattibilità sia orientato all'attraversamento solo pedonale o anche veicolare non è una quisquilia: ma perché le discussioni non coinvolgono anche i cittadini, che sono quelli che usufruiranno dell'opera e che ... la devono pagare!?

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