Punteruolo rosso, continua la strage delle palme
di Andrea Rifatto | 28/11/2015 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/11/2015 | ATTUALITÀ
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Palme rimosse all'ingresso di S. Teresa di Riva
Continua senza sosta la strage delle palme colpite e "uccise” dal punteruolo rosso. Il devastante parassita non dà tregua ormai da alcuni anni e sta lentamente distruggendo il patrimonio verde in diversi centri della riviera jonica. Tra i paesi più colpiti S. Teresa di Riva, dove l’allarme punteruolo ritorna puntuale ad intervalli di alcuni mesi. Sono numerosi, infatti, gli esemplari di Phoenix canariensis che in questi anni sono stati irrimediabilmente compromessi e successivamente tagliati dopo il passaggio del micidiale coleottero originario dell’Asia. Negli ultimi giorni gli operai comunali sono intervenuti in diverse zone del paese, specialmente sul lungomare, dove le palme hanno costituito sin dalla costruzione della via marina la principale specie arborea che adorna slarghi e aiuole. In totale sono stati abbattuti e rimossi circa 20 tronchi di età e dimensioni varie, ormai privi delle foglie divorate dal punteruolo. Quattro gli esemplari infestati all’ingresso sud del paese, sulla Statale 114, altrettanti quelli che abbellivano lo spazio esterno del parco pubblico Unità d’Italia al centro di S. Teresa, mentre le restanti piante andate irrimediabilmente perdute erano posizionate nelle aiuole demaniali lungo tutto il lungomare. In alcuni casi il tronco è stato tagliato a metà altezza per ricavarne una sorta di sedile. La strage che si è materializzata in queste ultime settimane è dovuta molto probabilmente alla ripresa dell'attività del punteruolo rosso, con conseguente infestazione, avvenuta nei mesi estivi, dove il perdurare dell'andamento climatico favorevole (temperature elevate) consente al parassita di insediarsi tra la chioma e il tronco e divorare lentamente la pianta fino a farla morire, per poi svolazzare su un altro esemplare. A poco sono serviti gli interventi antiparassitari sulle circa 140 palme presenti sul territorio comunale, del genere Phoenix canariensis e Washingtonia filifera, eseguiti in questi anni: operazioni spesso vanificate dalla successiva potatura delle foglie eseguita in periodi non consoni (primavera-estate), che provoca delle “ferite” che costituiscono zone da cui il punteruolo inizia ad infestare la pianta. In totale sul territorio santateresino sono quindi andate perdute negli ultimi mesi circa 20 palme, molte di notevoli dimensioni con un’età intorno ai 30 anni, la cui rimozione ha costretto il Comune a chiedere la collaborazione del’Ato Me4, intervenuta con una gru per sollevare i tronchi e posizionarli sui mezzi comunali. Quanto rimosso verrà poi smaltito in discariche autorizzate nel Catanese. Una situazione che negli ultimi anni, oltre a comportare un notevole costo per le casse dell’ente (in passato gli interventi erano stati eseguiti da ditte private) porterà nel giro di poco tempo a perdere un patrimonio prezioso come quello costituito dagli esemplari di Phoenix canariensis, in particolare sul lungomare ma anche in altre zone della cittadina jonica.