S. Teresa, la mareggiata frena la stagione: danni a un lido e alle attrezzature comunali
di Andrea Rifatto | 07/06/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/06/2020 | ATTUALITÀ
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Un lido in fase di montaggio colpito dalla mareggiata
Non è stato dei migliori il debutto della stagione balneare a Santa Teresa, fissato dalla Regione per la giornata di ieri. Una mareggiata di media intensità che imperversa sulla costa da venerdì ha infatti rallentato le operazioni di allestimento della spiaggia sia da parte del Comune che degli operatori turistici privati, che da qualche giorno hanno iniziato ad organizzarsi per costruire gli stabilimenti balneari. Le onde hanno danneggiato un lido in fase di allestimento, colpendo la pavimentazione realizzata sulle quale sorgeranno le strutture, spargendo lungo tutta la spiaggia le mattonelle in cemento già posate. I marosi non hanno risparmiato neanche alcune rampe costruite dal Comune per consentire l’accesso alla spiaggia libera, rosicchiate in parte dall’acqua e in qualche caso cedute, con la pavimentazione rimasta sconnessa. Alcuni bancali con le mattonelle sono stati rovesciati dalle forza delle onde, che sembrerebbe aver trascinato in mare anche un'isola ecologica per la raccolta differenziata installata nella zona sud. Tre, al momento, gli imprenditori locali che hanno deciso dopo qualche settimana di incertezza di iniziare la costruzione degli stabilimenti: due a Barracca e uno nel quartiere Bucalo. Le strutture apriranno nelle prossime settimane con tutte le prescrizioni di sicurezza e le regole sul distanziamento sociale previste dai decreti, ma inevitabilmente dovranno essere sacrificati alcuni ombrelloni, visto che tra le norme indicate vi è l'obbligo di garantire per ogni parasole almeno una superficie di dieci metri quadrati, e vi sarà un calo di almeno il 40% degli introiti. Inoltre gli utenti devono essere registrati per rintracciare eventuali contatti a seguito di contagi e i gestori devono mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni, oltre ad utilizzare cartellonistica e locandine con le regole comportamentali da seguire comprensibili anche a turisti di altre nazionalità. Non sarà certamente facile. Un'incognita, invece, le modalità di accesso e i controlli sul distanziamento sulla spiaggia libera: i Comuni attendono ancora indicazioni dalla Regione soprattutto in merito alla vigilanza e ai costi per garantirla e nel caso di Santa Teresa sembra davvero impossibile tenere sotto controllo 40 accessi all’arenile su un’estensione di 3,5 km. Il governo regionale sta valutando l’impiego della Protezione civile ma non vi sono ancora certezze. L’Amministrazione comunale dovrà comunque affiggere i cartelli che indicano le modalità di utilizzo della spiaggia, come previsto dalle regole della Bandiera blu, e cercare di sensibilizzare i bagnanti al rispetto del regole. Intanto vanno avanti i lavori per realizzare con la ruspa rampe e scivole, affidati alla ditta Finocchio Santi di Santa Teresa per una spesa di 22mila 541 euro, e sono iniziati anche gli interventi di installazione delle 40 docce affiancate da altrettante isole ecologiche per i rifiuti, svolti Elitec Impianti di Triolo Maurizio per un costo di 10mila 676 euro e rallentati dalla mareggiata degli ultimi due giorni. Ieri, nonostante le onde abbiano raggiunto il muro del lungomare, una ventina di persone ha deciso comunque di non rinunciare alla tintarella. Oggi primo banco di prova con alcune centinaia di bagnanti che hanno piazzato gli ombrelloni a metà spiaggia senza rinunciare al primo bagno di stagione, anche se la solite scie di sporcizia e bollicine rendono difficile tuffarsi. La spiaggia ieri e oggi