Castelmola, sequestrate altre due discariche abusive e denunciati i proprietari - VIDEO
di Redazione | 22/07/2021 | CRONACA
di Redazione | 22/07/2021 | CRONACA
1038 Lettori unici
Gli scarti trovati sul terreno
A pochi giorni di distanza dall’ultimo sequestro di una terreno di 7.000 metri quadrati, la Guardia di Finanza di Taormina è intervenuta nuovamente nel territorio di Castelmola sequestrando altre due aree, per complessivi 12.000 metri quadri, anche questa volta adibite a discariche abusive di rifiuti. L’operazione rientra nell’ambito dell’intensificazione del controllo economico del territorio e delle attività di contrasto agli illeciti ambientali, coordinate dal Gruppo della Guardia di Finanza di Messina e poste in essere, con efficacia, dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina. All’esito di mirate attività di sopralluogo, nel dettaglio sono state individuate e posto sotto sequestro due vaste superfici nel territorio molese, rispettivamente di 3.860 e 8.390 metri quadrati, illecitamente adibite a discariche abusive di rifiuti dal rilevante tasso inquinante, nonostante site nelle immediate vicinanze di terreni agricoli coltivati. Le fiamme gialle hanno accertato come le due aree venissero utilizzate, da tempo, quali strutturati ed abituali luoghi di accumulo e deposito di rifiuti di vario genere, tra carcasse di mobili in disuso e cumuli di materiale edile di risulta. Nel merito, i finanzieri taorminesi hanno rilevato come il proprietario dell’area più vasta risultasse, peraltro, legale rappresentante di una società operante nel settore edile, da qui lo sversamento, secondo ipotesi investigativa, di tutti i rifiuti derivanti dall’attività d’impresa (laterizi, cemento, guaine di plastica, bitume). I sequestri sono stati convalidati dal giudice del Tribunale di Messina e nei prossimi giorni saranno interessati gli organi competenti per la bonifica dell’intera zona, mentre i proprietari dei terreni sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina in quanto responsabili di gravi reati ambientali, dalla gestione non autorizzata di rifiuti all’inquinamento del suolo. In pochi giorni sono stati quindi individuati quasi 20.000 metri quadrati di territorio necessitanti di mirati interventi di bonifica, così da restituire territori alle collettività per il corretto sviluppo dei cicli di vita delle comunità e del benessere degli individui. La tutela ambientale rappresenta, tra le altre che caratterizzano il territorio, una delle principali priorità della Procura della Repubblica di Messina e delle Fiamme Gialle peloritane: una sfida importante quella di tutelare il paesaggio, per porre un argine al degrado ed all’inquinamento e garantire ambienti salubri ai cittadini. Come noto, l’illecito abbandono ed accumulo di rifiuti consente agli utenti di evitare gli elevati costi necessari per il regolare smaltimento all’interno delle discariche autorizzate, con la grave conseguenza di provocare significative ferite all’equilibrio ambientale, nonché con l’enorme rischio di provocare irreparabili contaminazioni delle falde acquifere.In conclusione, l’attività di servizio odierna nello specifico delicato comparto testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso quotidianamente dalla Guardia di Finanza, dal Tribunale e dalla Procura della Repubblica di Messina al servizio della collettività, anche nell’importante settore della tutela della salute pubblica, del patrimonio paesaggistico e dell’ambiente, vieppiù in una zona straordinaria e meta turistica internazionale come la costa jonica della provincia di Messina.