Furci Siculo, in auto con refurtiva si scagliano contro i Cc: arrestati due uomini
di Andrea Rifatto | 13/10/2016 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 13/10/2016 | CRONACA
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Janashia Pridon e Nika Gvantseladze sono stati ristretti in carcere
Serata movimentata quella di ieri per i carabinieri della Compagnia di Taormina. Poco prima delle 22.30 un militare libero dal servizio ha segnalato alla centrale operativa la presenza di un’auto sospetta che viaggiava a zig zag compiendo manovre pericolose in via Pirandello a Furci Siculo. Sul posto è giunta una pattuglia della Stazione di S. Teresa di Riva, che ha intercettato il veicolo all’angolo con la via IV Novembre: il conducente del mezzo, alla vista dei militari, ha però cercato di speronare la gazzella ma è stato bloccato insieme al passeggero. Scesi dall’auto, entrambi in evidente stato di ubriachezza, hanno iniziato a inveire contro i carabinieri con sputi e spintoni, rifiutandosi di esibire i documenti. Vista la situazione, gli uomini dell’Arma hanno richiesto rinforzi e in pochi minuti sono giunte a Furci Siculo due pattuglie provenienti dalle stazioni di Sant’Alessio Siculo e Letojanni e una gazzella del Nucleo Operativo Radiomobile. I carabinieri, dopo aver bloccato i due uomini, hanno perquisito l’auto sulla quale viaggiavano trovando all’interno un ingente quantità di materiale tecnologico, come smartphone, tablet e computer, oltre a profumi, bottiglie di liquori e diversi paia di occhiali da sole e da vista, merce ritenuta di provenienza furtiva. I due, successivamente identificati in Janashia Pridon, 42 anni, e Nika Gvantseladze, 27 anni, entrambi pregiudicati di nazionalità georgiana residenti a Reggio Calabria, sono stati quindi tratti in arresto e condotti in caserma a S. Teresa. Uno degli arrestati, una volta salito sul mezzo dei carabinieri, ha sferrato una testata mandando in frantumi il finestrino dello sportello posteriore sinistro. Il conducente è stato inoltre trovato in possesso di un involucro con 50 grammi di marijuana, circostanza che ha fatto scattare per entrambi la segnalazione alla Prefettura di Messina. I carabinieri ritengono si tratti di professionisti specializzati nei furti, in quanto il materiale ritrovato era contenuto in una borsa schermata capace di sfuggire ai controlli antitaccheggio presenti nei centri commerciali e nei grandi negozi di telefonia: nell’auto è stato inoltre rinvenuto anche un attrezzo utilizzato per rimuovere dalle confezioni il sistema antitaccheggio. Dopo le formalità di rito, sono stati arrestati per i reati di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato di beni dello Stato e nei loro confronti è scattata la denuncia in stato di libertà per violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi alterate, rifiuto di sottoporsi all'accertamento per la verifica dello stato di ebbrezza, rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e guida senza patente. Al termine della brillante operazione condotta in sinergia dai militari della Compagnia di Taormina, guidata dal capitano Arcangelo Maiello, i due georgiani sono stati rinchiusi in camera di sicurezza e questa mattina sono stati condotti in tribunale, dove il giudice ha coinvalidato gli arresti disponendo la detenzione nel carcere di Messina Gazzi. L'auto sulla quale sono stati fermati è stata sottoposta a sequestro, così come tutta la refurtiva recuperata, in attesa di individuare il legittimo proprietario e poter procedere alla riconsegna. Uno dei carabinieri intervenuti, nella colluttazione precedente all'arresto dei due, ha riportato un trauma distorsivo al polso sinistro, giudicato guaribile in diversi giorni salvo complicazioni.