La morte di Filippo Milone sulla Sp 1, indagini su dinamica e condizioni della strada
di Andrea Rifatto | 30/03/2023 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 30/03/2023 | CRONACA
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La moto del 23enne volata nel terreno adiacente la strada
Sarà l’inchiesta della magistratura a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente mortale autonomo avvenuto domenica mattina sulla Strada provinciale 1 di Mojo Alcantara, nel tratto al km 4 ricadente nel comune di Malvagna, in cui ha perso la vita Filippo Milone, 23enne di Barcellona Pozzo di Gotto che si trovava in sella alla sua moto Yahama MT-07. La Procura della Repubblica di Messina ha aperto un fascicolo, attualmente senza persone indagate, e il magistrato titolare del caso, il pubblico ministero Anna Maria Arena, ha disposto l’esecuzione dell’autopsia affidando l’incarico al medico legale Giovanni Andò, che effettuerà l’esame all’ospedale “Papardo” di Messina, dove è stata trasferita la salma del giovane dopo il sinistro che gli è stato fatale, mentre per la famiglia, assistita dall’avvocato Gaetano Cirella, parteciperà un consulente di parte, il medico legale Antonio Messina. L’inchiesta punterà a fugare ogni dubbio e la dinamica dello schianto è al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di Taormina, che hanno avviato tutti gli accertamenti necessari innanzitutto a verificare se vi siano responsabilità di terzi legate alle condizioni del manto stradale e se le barriere di protezione installate ai margini della Sp 1 siano a norma. Sotto sequestro anche la motocicletta sulla quale viaggiava il 23enne. Milone, intorno alle 11, aveva appena superato il bivio per Malvagna e procedeva in direzione monte verso Mojo Alcantara, dove avrebbe dovuto raggiungere altri amici per proseguire in moto insieme a loro la classica uscita domenicale in sella alle due ruote. Ma improvvisamente qualcosa è andato storto, il 23enne ha perso il controllo del manubrio e si è schiantato con la testa contro il guardrail ai margini della strada, con la moto che è volata a diversi metri di distanza nel terreno adiacente al di là della recinzione, mentre il suo corpo è rimasto disteso sull’asfalto ferito a morte dopo l’urto contro la barriera metallica, che gli ha provocato anche tagli in varie parti. Quel giorno dietro di lui viaggiavano anche altri motociclisti tra cui il cugino, che ha assistito all’incidente ed è stato ascoltato subito dopo dai carabinieri: l’incidente potrebbe essere legato alla condotta di guida ma un ruolo non marginale potrebbero averlo giocato le condizioni del manto stradale, in quel tratto dissestato e costellato da buche in più punti, oltre ad un avvallamento sul lato destro (indicato da un segnale di pericolo generico posizionato da almeno due anni) che per un centauro potrebbe rappresentare una vera e propria trappola in quanto non facilmente percepibile. Filippo Milone viveva nella frazione Portosalvo di Barcellona Pozzo di Gotto e lavorava nell’attività di famiglia, un negozio di piastrelle, gestita in città dal padre e dallo zio. Una morte che ha gettato nello sconforto familiari, parenti e amici e quanti lo conoscevano come un ragazzo serio e gentile.