"Basta maleducati a Sant'Alessio": ispettori ambientali contro i furbetti dei rifiuti
di Andrea Rifatto | 31/08/2019 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 31/08/2019 | POLITICA
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Cumuli di rifiuti davanti un condominio
Tre anni dopo l’eliminazione dei cassonetti e l’avvio della raccolta differenziata porta a porta sono ancora tante le criticità nella gestione dei rifiuti a Sant’Alessio, in particolare gli abbandoni di spazzatura indifferenziata lungo il territori. Per combattere gli incivili e tutelare l‘ambiente, vigilando sul corretto conferimento, arriveranno presto gli ispettori ambientali. Il Consiglio comunale ha infatti approvato giovedì sera il regolamento per l’istituzione di questa figura, che vedrà il Comune avvalersi della collaborazione di singoli cittadini o associazioni sia per le attività di informazione e sensibilizzazione che di controllo e accertamento, con segnalazione alla Polizia municipale, dei comportamenti scorretti sull’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti. Il Regolamento, composto da 14 articoli, ha ricevuto il via libera all’unanimità dai 7 consiglieri presenti (il presidente Domenico Aliberti, Giuseppe Pasquale, Virginia Carnabuci, Saro Trischitta e Nino Lo Monaco di maggioranza, Concetto Fleres e Rosanna Fichera di opposizione) e stabilisce le modalità di svolgimento del servizio (a titolo di volontariato), i requisiti dell’ispettore (tra 18 e 65 anni) e i compiti che dovrà svolgere. “Ci siamo arenati al 30% di raccolta differenziata perché d’estate molti non rispettano le regole e tutti i sacrifici che facciamo in inverno si perdono – ha evidenziato Trischitta, assessore all’Igiene - e sarà fondamentale la presenza degli ispettori ambientali speriamo già dalla prossima estate”. Per Lo Monaco “l’ispettore non è l’unica soluzione, servono l’isola ecologica e le ecoisole, per consentire a vacanzieri e mordi e fuggi che non sanno dove lasciare i rifiuti di conferirli usando una scheda, così da evitare quell’obbrobrio dei cestini stracolmi. Serve anche un’opera di sensibilizzazione – ha aggiunto – l’isola ecologica non è sostitutiva del porta a porta, siamo in tempo per programmare, il problema c’è anche in inverno”. Categorico il presidente Aliberti: “Ai maleducati va insegnata l’educazione e maleducati a Sant'Alessio non ne vogliamo, serve un’azione di sensibilizzazione e rieducazione perchè ancora ci sono cittadini che non fanno la differenziata”. “Non è un bel biglietto da visita per chi viene nel nostro paese trovare rifiuti per le strade, anche all’ingresso del paese dove la spazzatura fa da cornice ai piedi del Capo – ha fatto notare dalla minoranza Fichera – e c’è qualche condominio che contiene tanta spazzatura ma è anche un contenitore di tanti voti…”. Il sindaco Giovanni Foti ha ricordato come a ottobre dovrebbe essere affidato l’appalto della Srr Messina Area Metropolitana per la nuova gestione del servizio rifiuti: “Il problema è grosso, sono sicuro che funzionerà meglio rispetto a oggi perché partiamo da un livello basso, sarà una gara d’appalto ad obiettivi e dunque il privato ha tutto l’interesse a fare bene per incassare le somme rispetto ad una certa leggerezza dell’Ato Me4. I costi aumenteranno - ha già preannunciato Foti – se migliora il servizio siamo disponibili a farcene una ragione ma non ovviamente se diventano esorbitanti a fronte di un servizio non efficiente”. Il sindaco ha poi spiegato che ci sarà un’isola ecologica comprensoriale, che potrebbe ricadere a Sant’Alessio. Tante incognite che dovrebbero essere chiarite nei prossimi mesi con l'avvio del nuovo servizio che mandrà definitivamente in pensione la gestione Ato.