Cateno De Luca lascia l'Udc: "Non condivido la logica dei pupi e pupari"
di Redazione | 21/12/2017 | POLITICA
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Cateno De Luca
Cateno De Luca ha lasciato oggi l’Udc e si è iscritto al Gruppo Misto all’Assemblea regionale siciliana. "Il mio passaggio non è collegato assolutamente alla suddivisioni di posizioni all'interno dell'aula, anche perché già avevo detto che non ero interessato ad avere ruoli. Questo anche perché il mio obiettivo è candidarmi e fare il sindaco di Messina – ha spiegato il deputato regionale eletto nel Collegio di Messina."Il passaggio al Gruppo Misto nasce da un problema di metodo, il nostro movimento Sicilia Vera ha contribuito in modo determinante al raggiungimento del risultato elettorale dell'Udc, ma all'interno del gruppo è mancata una preventiva chiarificazione su quelle che dovevano essere le posizioni interne e i criteri di scelta. Quindi questa mattina ho fatto la mia comunicazione dopo aver aspettato in più occasioni che si discutesse sul metodo e le conseguente indicazioni. Visto che è mancato questo chiarimento ho fatto questa scelta alla luce del sole, non condividendo la logica dei pupi e dei pupari. D'altronde – prosegue De Luca – come in passato, quando mi trovo di fronte a personaggi che si pensano d essere pupari io reagisco avvisandoli preventivamente che non è giusto trattare gli altri come pupi: tuttavia la perseveranza a fare 'u spertu' porta alla rottura. Ora - aggiunge il deputato - senza legami con i partiti sarà più semplice fare la campagna elettorale per sindaco di Messina privo da condizionamenti. Oggi in aula ho votato comunque il collega del gruppo Udc on. Bulla per il ruolo di questore a conferma che la mia uscita dal gruppo non ha nulla a che vedere con rivendicazioni personali. Nel frattempo inizio a preparare la mia proposta di finanziaria nell'interesse della Sicilia e dei Siciliani che sicuramente sarà diversa da quella che stanno elaborando la maggioranza e l'opposizione". In Aula oggi è stato eletto il Consiglio di presidenza dell’Ars, dopo la scelta di Gianfranco Micciché come presidente e dei deputati Roberto Di Mauro (Popolari e autonomisti) e Giancarlo Cancelleri (M5S) come vice. Nel ruolo di questori la maggioranza ha eletto Giorgio Assenza (Diventerà Bellissima) e Giovanni Bulla (Udc), mentre il Movimento Cinque Stelle ha scelto Salvatore Siragusa, quest'ultimo votato anche dalla maggioranza del Pd. I segretari sono invece Alfio Papale (Forza Italia), Nello Dipasquale (Pd) e Stefano Zito (M5S). Su Dipasquale vi è stato l’accordo tra maggioranza e Pd. De Luca ha dichiarato di aver votato secco solo per Papale e Bulla (si potevano esprimere due preferenze) “perché Dipasquale è stato il primo a rinnegarmi, da presidente onorario di Sicilia Vera, qualche minuto dopo il mio primo arresto del 27 giugno 2011, mentre Assenza è diretta espressione di Nello Musumeci, che è stato scortese un minuto dopo il mio arresto (dell’8 novembre scorso, ndc) e non potrà dunque avere il mio voto in aula su questioni e su indicazioni politiche fino a quando non formulerà le sue scuse nei miei confronti e nei confronti dei colleghi che hanno in corso dei procedimenti penali ma soni incensurati e che hanno contribuito in modo determinante ad eleggerlo a presidente della Regione”. La nota di Giuseppe Lombardo. “Avevo chiesto che il gruppo parlamentare assumesse la denominazione Udc-Sicilia Vera considerato che i candidati di Sicilia Vera nell'Udc avevano contribuito al risultato elettorale con ben 18mila voti e l'elezione a deputato al parlamento siciliano dell'on. Cateno De Luca e non è stata accolta la nostra richiesta – commenta il presidente di Sicilia Vera, Giuseppe Lombardo – De Luca aveva chiesto che uno dei due assessori fosse di Sicilia Vera considerato che l'Udc ha avuto due assessorati grazie a quell' 1% regionale potato dai candidati di Sicilia Vera, e nella rosa dei nomi forniti al Presidente Musumeci sono stati indicati solo tre nomi invece di quattro con l'esclusione proprio di Sicilia Vera. Abbiamo chiesto che si individuasse un metodo per valorizzare tutti i parlamentari ed anche i candidati più rappresentativi che pur non eletti aveva contribuito al complessivo risultato elettorale e non è stata presa in alcuna considerazione la nostra richiesta. L'on. Cateno De Luca aveva già chiarito in una apposita riunione di gruppo che non era interessato a ricoprire alcun ruolo perché impegnato a fare il candidato a sindaco di Messina per le prossime elezioni di giugno 2018 ma aveva ribadito la necessità di conoscere i criteri di designazione dei due assessori Udc e di individuare i criteri per la designazione per i ruoli che per accordo politico sarebbero toccati al gruppo parlamentare Udc ed anche questa ulteriore richiesta è rimasta inascoltata".