Furci, leggi violate e bilanci falsati: la Corte dei conti bacchetta il Comune
di Andrea Rifatto | 30/12/2017 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 30/12/2017 | POLITICA
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La Giunta comunale di Furci
Com'era prevedibile, ieri pomeriggio la maggioranza non si è presentata in Consiglio comunale per evitare di “cadere” ancora una volta sull’approvazione del Bilancio di previsione 2017/2019 e sarà in Aula oggi in terza convocazione, quando per avere il numero legale basteranno sei consiglieri (la maggioranza ne conta sette), per dare il via libero allo strumento finanziario dopo tre sedute andate a vuoto. Ieri, quando servivano almeno 9 componenti su 15, erano presenti i cinque consiglieri di minoranza (Francesco Rigano, Sarah Vita, Chiara Cocuccio, Francesco Moschella e Pietro Trimarchi) oltre all’indipendente Santino Settimo e al presidente Gianluca Di Bella. Ma in attesa che venga esitato il Previsionale emerge come la Corte dei conti-Sezione di controllo per la Regione siciliana, nell’adunanza del 16 novembre abbia riscontrato “la presenza di anomalie atte a pregiudicare gli equilibri economico-finanziari del Comune” e “numerose violazioni di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria” sul Rendiconto 2015 e sul Bilancio di previsione 2016, bacchettando severamente il Comune e ordinando al Consiglio comunale “l’adozione delle necessarie misure correttive”, disponendo l’invio della nota, depositata il 20 dicembre, anche al sindaco e al revisore dei conti. I tempi per adottare le misure chieste dai giudici contabili sono ormai strettissimi e sarà impossibile procedere in tal senso, visto che oggi verrà approvato il Previsionale 2017, l’ultimo bilancio dell’amministrazione targata Sebastiano Foti. La Corte ha rilevato in totale 22 criticità, 15 sul Rendiconto 2015 e 7 sul Previsionale 2016/2018. Nel primo caso si tratta, ad esempio, di presunte violazioni al Testo unico sugli enti locali per utilizzo dell’anticipazione di tesoreria superiore al limite, di perplessità sulla corretta determinazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità, della presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti e il cui finanziamento è stato rinviato all’esercizio 2016, di una non sufficiente azione di contrasto all’evasione, della mancata determinazione dell’ammontare complessivo del contenzioso passivo e attivo e dell’ammontare complessivo dei pagamenti cui l’Ente sarebbe obbligato in base a sentenze e provvedimenti giudiziari non ancora esecutivi e altre violazioni di legge ed errori contabili. Sul Previsionale 2016/2018 i giudici contabili hanno riscontrato il ritardo nell’approvazione, il mancato accantonamento per spese potenziali, perplessità sulla determinazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità, perplessità sul rispetto degli equilibri di bilancio e dei saldi di finanza pubblica e altre anomalie. Il Comune di Furci il 13 novembre ha depositato la propria memoria con le deduzioni a quanto contestato ma la Corte dei conti ha sostanzialmente confermato le anomalie rilevate parlando di “inadempienze reiterate nel tempo”. Disavanzi occultati, leggi violate, inadempienze e omissioni. I giudici scrivono di “un preoccupante andamento della gestione di cassa che non solo non è in grado di generare risorse idonee a estinguere l’anticipazione di tesoreria a fine anno ma appare drenare liquidità in misura tale da accrescere ulteriormente l’esposizione debitoria”. Viene evidenziato come la violazione alla norma contabile ha avuto l’effetto di “occultare un consistente disavanzo di amministrazione e di ritardarne le misure di copertura, inadempimento che costituisce violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria e può determinare l’autorizzazione di spesa priva della reale copertura, con potenziali effetti negativi e strutturali sugli equilibri economico-finanziari dell’Ente”. In merito al pagamento dei debiti fuori bilancio, la Corte rileva “una grave assenza di programmazione e una inadeguata copertura finanziaria delle obbligazioni dell’Ente”. Nella lotta all’evasione l’Amministrazione non ha fornito chiarimenti e il Collegio ha rilevato come ad esempio nel 2015, a fronte di entrate di competenza per 1,8 milioni, risultino accertamenti per recupero evasione pari ad appena 18mila euro limitati solo per l'Imu, dati che fanno emergere “un quadro preoccupante sul fronte tributario le cui risorse sembrano esclusivamente legate alla buona volontà dei contribuenti”. Una violazione di norme che “oltre a costituire potenziale fonte di squilibri economico-finanziari vizia radicalmente la veridicità del risultato di amministrazione che avrebbe avuto segno negativo e avrebbe richiesto significative azioni di copertura finanziaria. Risultano evidenti – si legge ancora – gli effetti espansivi della spesa determinati da tale modus operandi e il potenziale danno indotto”. Numerose inadempienze e omissioni che fanno risultare del tutto tardivo l’eventuale intervento correttivo effettuato in sede di Rendiconto 2016 (approvato il 20 novembre scorso). La Corte dei conti ha disposto che il Comune trasmetta alla Sezione di controllo entro 60 giorni la misure correttive adottate dal Consiglio comunale. Pura utopia. La difficilissima situazione economico-finanziaria situazione finirà sul tavolo dei nuovi amministratori che si insedieranno a giugno.