Sant'Alessio, si torna a scuola e quattro consiglieri interrogano su mensa e scuolabus
di Andrea Rifatto | 16/09/2021 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 16/09/2021 | POLITICA
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Il plesso scolastico alessese
Si torna in classe oggi nelle scuole di Sant’Alessio Siculo, ma a differenza di altri paesi non si hanno notizie sui servizi scolastici di competenza del Comuni, come la mensa e lo scuolabus. Così i consiglieri di minoranza Concetto Fleres, Rosanna Fichera, Giuseppe Bartorilla e il collega indipendente Nino Lo Monaco hanno deciso di presentare un’interrogazione a risposta scritta al sindaco Giovanni Foti e all’assessore alla Pubblica Istruzione Saro Trischitta, chiedendo notizie su quali siano le intenzioni dell’Amministrazione comunale. In particolare si punta a sapere “se i due servizi saranno attivati fin dal primo giorno di scuola, prendendo esempio dai comuni limitrofi” e in caso di risposta negativa “le motivazioni per le quali l’Amministrazione non sia stata capace di programmare, per tempo, l’avvio di mensa e scuolabus” e “in subordine le date di inizio di tali fondamentali servizi”. I quattro consiglieri evidenziano come le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Sant’Alessio svolgano le attività didattico-educative anche nelle ore pomeridiane fin dall’inizio dell’anno scolastico e ritengono come sia “inconcepibile che un bambino di tre anni rimanga a scuola fino alle 16.30 consumando solo il panino e non si può sperare che la famiglia lo prelevi a conclusione del turno antimeridiano per poi riportarlo a scuola il pomeriggio. Analoga situazione - sottolineano - si registra nei rientri pomeridiani della scuola primaria, oltre che per i pomeriggi del tempo prolungato della scuola secondaria di primo grado”. Sullo scuolabus Fleres, Fichera, Bartorilla e Lo Monaco contestano all’Amministrazione “di avere altre priorità come quella della navetta estiva”, ritenendo invece che il servizio di trasporto scolastico “sia indispensabile in un paese articolato in frazioni e con zone distanti dalle scuole e che pertanto pertanto bisogna garantirlo con un mezzo omologato a tale scopo, così come avviene negli altri comuni”.