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Dalla Sicilia a New York inseguendo un sogno
di Carmelo Micalizzi | 25/10/2013 | SPORT
di Carmelo Micalizzi | 25/10/2013 | SPORT
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Sono giunti a New York quattro dei cinque podisti jonici (Melino Puliatti arriverà nella Grande Mela il 30 ottobre) che il prossimo 3 novembre prenderanno parte alla più nota e partecipata maratona al mondo. Un team formato dal veterano Melino Puliatti, con oltre 40 maratone sulle gambe, da Pierpaolo Maimone, Antonino Busà, Nuccio Micali e Paolo Garufi, che quest’anno aveva già preso parte alla maratona di Londra. Li aspetta un'esperienza indimenticabile lungo i 42 km e 195 metri di percorso previsti. “Per molti atleti – ci dice il santateresino Pierpaolo Maimone - la maratona di New York è un punto di arrivo ma anche di partenza. E' il mito delle maratone ed è anche una delle più difficili del mondo per i continui cambi di pendenza”. Per il nizzardo Antonino Busà si tratta di “una delle più importanti per emozioni e organizzazione, un’esperienza da vivere ”, mentre Paolo Garufi, di S. Teresa, ci dice addirittura che la maratona di New York “è qualcosa che bisogna fare prima di morire”. Tutti e cinque i corridori vantano diverse partecipazioni in giro per il mondo ed un programma di allenamento molto duro: “Spesso – racconta Pierpaolo - dobbiamo allenarci 2 volte al giorno e alzarci prima delle 6 di mattina. Potrebbero essere necessari da 3 a 6 mesi di preparazione specifica, ma di sicuro quello che caratterizza questa preparazione è una enorme pazienza, come quella di un ragno che tesse quotidianamente la sua tela, per parafrasare uno degli episodi del commissario Montalbano, concentrazione, spirito di sacrificio. Nel mio caso, arrivo a questa maratona con due cicli di 1250 km percorsi dall’inizio dell’anno, la distanza fra S.Teresa e Londra!”. Antonino Busà, alla sua seconda partecipazione dopo quella del 2009, aggiunge: “L'allenamento è la parte fondamentale, così come l'abitudine a soffrire, anche mentalmente. Superati i 30 km comincia la vera corsa, in pochi chilometri superi o sei superato da migliaia di atleti, quindi devi imparare a stringere i denti e, quando fisicamente non c'è più nulla, ti servono le forze mentali”. Al nostro invito di lanciare un messaggio a tutti, appassionati e non, Pierpaolo Maimone risponde così: “Quello che posso personalmente dire è che sono felice, soprattutto come medico, di vedere sempre più numerose persone che fanno attività fisica. Quando iniziai a 13 anni, eravamo in pochissimi e spesso le persone facevano battute non molto felici. Col tempo, per fortuna, la mentalità è cambiata. Lo sport in generale è un mezzo sociale efficace per allontanare i giovani da cattive abitudini e seguire uno stile di vita sano ed equilibrato ti aiuta a crescere e ad avere fiducia in te stesso e nei tuoi mezzi. Non ti dà false illusioni perché quello che dai ti è restituito e, per finire, ti insegna a porti degli obiettivi e a raggiungerli con abnegazione e tanta tanta soddisfazione nonostante la fatica”. L’obiettivo dei podisti jonici è tagliare il traguardo fra le 3 ore e le 3 ore e 40 minuti e per chi, come Antonino Busà e Pierpaolo Maimone, aspira a completare la maratona in circa 180 minuti potrebbe arrivare un ottimo piazzamento, intorno alla millesima posizione. La maratona sarà trasmessa dall’emittente Eurosport, anche in streaming sul sito ufficiale dalle 15.30 di domenica 3 novembre e sarà possibile seguire i nostri maratoneti anche tramite smartphone e tablet grazie all’applicazione per Android e Apple “ING NYC Marathon”, inserendo il cognome del partecipante e verificando il passaggio ogni 5 km circa. Non resta che fare un grosso in bocca al lupo ai nostri maratoneti. Da sinistra: Garufi, Micali, Busà, Puliatti e Maimone Micali, Garufi, Busà, e Maimone a New York