Antenne e campi elettromagnetici, il Governo aumenta il limite massimo di esposizione
di Redazione | 27/10/2023 | AMBIENTE
di Redazione | 27/10/2023 | AMBIENTE
1205 Lettori unici
Per il ministro Urso "Una svolta per il Paese"
È stato approvato dalla IX Commissione del Senato l'emendamento al Ddl Concorrenza che consente l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. Lo annuncia il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in una nota dove commenta: "Finalmente l'Italia si muove nella direzione europea, recuperando ritardi decennali. Questa misura - dice - rappresenta una svolta importante per lo sviluppo del Paese: migliorerà infatti la connettività mobile sul territorio, garantendo una qualità di servizi superiore per i cittadini e consentirà alle imprese di diventare più competitive. L'avevamo detto e l'abbiamo fatto. Questo è il governo del fare". Il ministro spiega che in Italia il limite di emissione per i campi elettromagnetici era fermo a 6 Volt/metro, "risultando il più basso tra quelli dell'UE, tanto da frenare lo sviluppo delle reti 5G nelle aree urbane”. L’emendamento al Ddl Concorrenza proposto da Fratelli d’Italia consente l’innalzamento dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità relativi ai campi elettromagnetici: i valori passano in via provvisoria e cautelativa - si legge nel testo – dagli attuali 6 Volt/metro a 15 Volt/metro. Ora bisognerà aspettare i decreti attuativi. “Questa misura è il frutto di un confronto nel merito che abbiamo avuto con tutti gli attori interessati: ha prevalso il buon senso” conclude il ministro. Il Codacons si schiera nettamente contro l’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici e giudica gravissimo il comportamento del Governo che dovrebbe tutelare con ogni mezzo possibile la salute umana. “Come associazione ambientalista da sempre combattiamo il problema dell’inquinamento elettromagnetico - spiega il Codacons - e proprio grazie alla nostra battaglia si era giunti in Italia a limiti stringenti all’elettrosmog. L’emendamento approvato oggi rappresenta un pericoloso passo indietro: si baratta la salute dei cittadini con gli interessi delle società delle telecomunicazioni, le uniche che otterranno vantaggi economici dall’innalzamento dei limiti. Una decisione che arriva senza tener conto delle preoccupazioni della comunità scientifica e nonostante i tanti dubbi espressi dalle associazioni ambientaliste circa le tecniche di misurazione delle emissioni – aggiunge il Codacons – per tale motivo siamo pronti a proseguire la battaglia legale nelle sedi opportune contro qualsiasi aumento delle esposizioni ai campi elettromagnetici”.