Antillo entra tra i comuni "ricicloni": premio per i pochi rifiuti conferiti in discarica
di Redazione | 06/11/2021 | AMBIENTE
di Redazione | 06/11/2021 | AMBIENTE
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Palella e Ambruno con l'attestato di Legambiente
Importante riconoscimento per il comune di Antillo, premiato da Legambiente Sicilia per la bassa produzione di rifiuti indifferenziati nel corso del 2020. Nella sede regionale dell’associazione ambientalista, nel corso del 4° EcoForum regionale su Rifiuti ed Economia Circolare, è stato consegnato un premio a 36 comuni siciliani “rifiuti free” (sono solo quattro quelli messinesi) e tra questi anche il centro antillese, che con i suoi 836 abitanti si è piazzato al 17esimo posto tra i paesi “ricicloni” con soli 41.210 kg conferiti in discarica su 170.019 kg totali di rifiuti raccolti, dunque con 49,29 kg pro-capite e una percentuale di raccolta differenziata pari al 75%. A ritirare l’attestato sono giunti a Palermo l’assessore Valeria Ambruno con la consigliera Noemi Palella, assessore all’Ambiente nella passata legislatura che ha seguito con particolare attenzione il settore rifiuti. Per l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Davide Paratore si tratta di “un risultato straordinario che premia l'intera comunità per l'impegno profuso”, segno che i cittadini hanno collaborato e sono stati sensibilizzati ad effettuare correttamente la raccolta differenziata. Nell’EcoForum regionale Legambiente Sicilia ha approfondito i punti decisivi per sviluppare nell’isola una rete impiantistica pubblica e privata a servizio della raccolta differenziata di qualità e dell’economia circolare: “Gestire i rifiuti dove si producono, questa è la battaglia che conduciamo da anni e che continueremo a combattere - ha detto Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia - la gestione dei rifiuti sta all’interno dell’economia circolare. Gli inceneritori sono solo fumo degli occhi per tanti motivi. Il primo è che per la loro realizzazione occorrono 6/7 anni; il secondo è che il conferimento non sarà, come in molti pensano, gratuito. Il terzo motivo è che in ogni caso i rifiuti continueranno a viaggiare da una parte all’altro della Sicilia con un aggravio di costi che pagheranno i cittadini e con grave danno all’ambiente, considerato che il trasporto è su gomma, o addirittura via mare. L’unica soluzione è la realizzazione di impiantistica di qualità. La Sicilia ha bisogno di impianti per raggiungere “zero rifiuti in discarica”.