Aro Valle del Nisi, Nizza in testa con il 78% di differenziata. Arranca Alì Terme
di Redazione | 27/04/2019 | AMBIENTE
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Quasi 133mila kg di rifiuti differenziati sui 180mila totali, per una percentuale dei quattro comuni che si attesta al 74,15%. Sono i dati della raccolta differenziata nei quattro centri dell’Aro Valle del Nisi, ossia Fiumedinisi, Nizza, Alì e Alì Terme. A fare da traino è stato il comune di Nizza, che dopo un inizio difficoltoso sembra aver preso il ritmo giusto nella gestione del servizio di raccolta “porta a porta”. “Con il 78,10% di smaltimento differenziato il siamo al posto al vertice della differenziata nell’ambito dell’Aro del Nisi – evidenzia il capogruppo di maggioranza Alessandro Interdonato – a marzo il nostro centro ha registrato la più alta percentuale di differenziata, evidente segno di come la comunità locale in poco tempo sia subito entrata a regime nel nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti”. Ottimo anche il risultato di Fiumedinisi che ha raggiunto il 77,14%. Bene, anche se con percentuali inferiori, gli altri due comuni dell’Aro: Alì a marzo ha differenziato il 71,64%, mentre Alì Terme è l’unico comune che non ha superato la soglia del 70%, fermandosi al 69,53%. “Dal 3 settembre scorso – ha aggiunto Interdonato – i cittadini hanno iniziato il nuovo percorso con la differenziata, certamente non senza difficoltà e con tanti dubbi. Oggi giungono i primi risultati frutto anche della convinzione con cui l’amministrazione ha inteso insistere nel miglioramento del servizio”. Interdonato si dice “soddisfatto dalla crescita mensile, che vede le quote del mese di febbraio al 75,58 % e di marzo al 78,10%” e fissa i nuovi obiettivi: “Confidiamo nella prossima apertura del Ccr sul quale siamo già a buon punto, sull’attuazione delle pratiche per il compostaggio e su un’ulteriore campagna informativa mirata, anche con l’ausilio dei validi ragazzi del Servizio civile, per quei casi fisiologici di cattivo modo di fare la differenziata”. “Ci sono casi cronici – ha aggiunto Interdonato – che sono costantemente monitorati per non dover essere obbligati col sistema a pieno regime di dover necessariamente multare chi non si comporta correttamente”. Infine, un accenno sul costo del servizio, visto che non ci sono stati ancora i benefici sperati sul fronte della riduzione della tariffa. “Il nuovo sistema – conclude Alessandro Interdonato – necessita di un periodo di consolidamento, anche sul piano finanziario, per poter portare nel biennio 2020/2021 un positivo riscontro anche per le tasche dei cittadini”.