Buone pratiche e sostenibilità, a S. Teresa la prima Festa Green
22/08/2019 | AMBIENTE
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Una festa interamente green per condividere buone pratiche che strizzano l’occhio all’ambiente, che dimostrano che un altro stile di vita è possibile e si può fare ancora qualcosa per non distruggere definitivamente l’ecosistema, partendo da ciò che mangiamo, dai nostri figli, dal nostro modo di muoverci, dalle cose che consumiamo e dai rifiuti che creiamo. Sono solo alcune delle idee che animeranno la Festa Green che si terrà lunedì 26 agosto al Parco Unità d’Italia di Villa Ragno- Crisafulli a Santa Teresa di Riva. Un’iniziativa alla sua prima edizione organizzata dalle Mamme Verdi, dal Comitato Jonico Beni Comuni e dal Movimento Felice, tutte associazioni che in vari ambiti stanno cercando di sensibilizzare sul tema della sostenibilità. La Festa Green, a ingresso libero, si articolerà in 2 momenti, entrambi importanti: dalle 18.30 alle 20 due laboratori pratici ed eco-creativi per bambini dedicati ai semi, alle sculture con oggetti di riciclo e 1 per gli adulti dedicato alla produzione di saponi e dalle 21 condivisione di buone pratiche, testimonianze dirette di chi le attua e racconta come è cambiata la loro vita, storie di vita quotidiana, momenti dedicati alla musica e alla recitazione. Tre i laboratori previsti: due per I bambini, uno che li aiuterà a realizzare praticamente delle “bombe di semi” che poi potranno essere “lanciate” ovunque e far crescere naturalmente delle piante. A guidarlo Angela Di Nuzzo e Simona Spadaro. Il secondo vedrà invece i bambini, guidati dall’artista siciliano Arcangelo Favata, ideatore del marchio Alicucio, sperimentare la creazione di sculture con legni e altri oggetti di riciclo. Potranno produrre robot di cartone e tantissimi altri giochi che daranno una seconda vita a materiali che altrimenti finirebbero tra i rifiuti. Chi fosse interessato a partecipare ai laboratori può presentarsi poco prima dell’inizio. Il terzo laboratorio pratico è invece destinato ai “grandi”: a condurlo Marinella Macrì che guiderà i partecipanti alla creazione di saponi fatti in casa. Chi vorrà partecipare, anche in questo caso, dovrà semplicemente presentarsi a partire dalle 19: troverà a Villa Ragno tutti i materiali di cui avrà bisogno, inoltre potrà portarsi a casa il frutto del proprio “lavoro”. Dalle 21 in poi spazio a pratiche di vita sostenibile con testimonianze dirette e storie di vita vissuta ogni giorno. Ogni “testimone” potrà raccontarla nel tempo di 3 minuti, senza interruzioni (come i famosi “elevator pitch”, discorsi fatti in “ascensore” che le startup usano per trovare finanziamenti) per poi rispondere a tutte le domande dei presenti. Inoltre, chiunque avrà un’esperienza da raccontare potrà condividerla al momento. I temi sono i più svariati: uso di pannolini lavabili e allattamento al seno che fanno risparmiare le famiglie e salvano il pianeta; l’autoproduzione di cibo per avere un controllo sugli ingredienti che compongono i nostri alimenti; l’agricoltura con semi e concimi naturali; la mobilità sostenibile; la casa a basso impatto ecologico con soluzioni a bassa spesa; l’autoproduzione di detergenti per la casa e la persona. Ci sarà inoltre la possibilità di capire cosa sta succedendo alla nostra Terra che negli ultimi giorni, con le immagini che provengono dalla Groenlandia e non solo, desta davvero preoccupazione e capire come tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a preservare questo pianeta per chi verrà dopo. I vari interventi saranno intervallati da musica live e verranno lette e interpretate due brevi favole a sfondo ecologico. “L’idea della Festa Green è quella di mostrare, in maniera divertente e leggera, che un modo alternativo di essere umani è possibile – spiegano gli organizzatori – che il soddisfacimento dei nostri bisogni umani e il benessere sono raggiungibili vivendo una vita che metta al primo posto l’’essere’ piuttosto che il possedere. Quella che stiamo organizzando sarà una festa piena di idee di esperienze già testate con successo, di buone pratiche capaci di soddisfare i bisogni del corpo e dell’anima. Siamo cresciuti in un mondo in cui si esiste solo se si consuma, ma il sistema di vita è diventato insostenibile: ci stiamo ‘mangiando’ il pianeta e stiamo perdendo la bellezza di vivere in armonia con tutto ciò che ci circonda. Uno stile di vita che definiamo ‘benessere’, ma che è basato solo sul possesso di beni e non più sul raggiungimento del nostro stare bene”. L’obiettivo della festa è la condivisione: “A volte molte cose non si fanno semplicemente perché non si sanno, perché si pensa che siano particolarmente difficili o che, con lo stile di vita che abbiamo, non riusciremmo mai, per questioni di tempo, di abitudini ecc.. Invece vogliamo far vedere che non è così proprio tramite le esperienze dirette, condividendo anche i momenti di sconforto così come quelli di gioia. Perché quello che conta è solo iniziare”.