Sabato 23 Novembre 2024
I dati del 2021 nel comprensorio jonico: 18 centri non rispettano l'obbligo di legge


Differenziata, 5 comuni rifiuti free e 9 ricicloni: i promossi e i bocciati di Legambiente

di Andrea Rifatto | 23/12/2022 | AMBIENTE

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Implementare la raccolta differenziata è l'unica soluzione

Progressi significativi in alcuni casi, conferme delle performance già raggiunte in altri, ma anche bocciature eccellenti. È il quadro che emerge nel comprensorio jonico nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, analizzando i risultati del dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2022 redatto da Legambiente, che riporta i dati del 2021. Tra i 51 comuni siciliani Rifiuti Free (20 in più rispetto all’anno precedente), classificati sulla base della minore produzione pro-capite di rifiuto secco indifferenziato, ossia che hanno prodotto non più di 75 kg/abitanti/anno, sfuggendo in questo modo alle cicliche crisi dovute all’esaurimento delle discariche, ne entrano cinque tra i 36 con popolazione sotto i 5.000 abitanti: al 15esimo posto Alì con il 77,6% di raccolta differenziata (52,5 kg/abitanti/anno), 17esimo Antillo con il 76,8%, (55 kg), 20esimo Fiumedinisi con il 77,6% (59,2 kg), al 21esimo Roccafiorita con la differenziata al 76% (59,5 kg) e al 24esimo posto Pagliara con il 79,09% (64,8 kg). Un ottimo segnale in merito alla necessità di ridurre significativamente la produzione di rifiuti indifferenziati intervenendo innanzitutto sulla riduzione e di migliorare, al contempo, anche la qualità della raccolta stessa dei rifiuti differenziati. Classificati tra i comuni ricicloni, invece, nove centri che hanno raggiunto il 65% di raccolta differenziata: in testa nel comprensorio jonico Santa Teresa di Riva al 34esimo posto in Sicilia con il 76,3%; poi 54esimo Forza d’Agrò (73,9%), 82esimo Furci Siculo (71,2%), 105esimo Roccalumera (69,7%), 133esimo Mandanici (68,3%) 168esimo Casalvecchio Siculo (65,6%), 171esimo Scaletta Zanclea (65,5%), 175esimo Alì Terme (65,4%) e 176esimo Nizza di Sicilia (65,2%). 

Altri 18 comuni tra Jonica e Alcantara, invece, non rispettano l’obbligo di legge del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata: Taormina 61,9%, Mongiuffi Melia 60,9%, Itala 57,2%, Castelmola 52,9%, Gallodoro 52,1%, Francavilla di Sicilia 51,7%, Gaggi 50,8%, Savoca 50,8%, Letojanni 49%, Sant'Alessio Siculo 48,5%, Limina 33,8%, Giardini Naxos 32,4%, Santa Domenica Vittoria 24,5%, Graniti 21,3%, Motta Camastra 19,4%, Roccella Valdemone 17,9%, Mojo Alcantara 17,8% e Malvagna fermo al 16,2%. Al 2030 gli obiettivi per i Comuni sono più sfidanti e selettivi e spingono sempre di più verso il recupero di materia, sia a valle che a monte e non sarà più sufficiente, quindi, raggiungere il 65% di raccolta differenziata. Per molte amministrazioni locali sarà un impegno straordinario che richiederà una rimodulazione dei servizi di raccolta che dovranno essere sempre più puntuali ed efficaci, a partire dalla implementazione del porta a porta che favorisca sempre di più la raccolta monomateriale, l’introduzione della tariffa puntuale, la promozione dei prodotti sfusi e del vuoto a rendere, la realizzazione dei centri di riuso e di preparazione al riutilizzo e l’introduzione dei criteri minimi ambientali nei bandi della Pubblica Amministrazione.


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