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Il Governo recepisce una Direttiva Ue. Fondi destinati a interventi pubblici e privati


Efficienza energetica: alla Sicilia 43 milioni di euro

di Sikily News | 13/04/2014 | AMBIENTE

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Impegno complessivo di 800 milioni di euro tra 2014 e 2020

Un impegno di 800 milioni di euro tra il 2014 e il 2020, per un set di nuove misure finalizzate a promuovere l’efficienza energetica nella pubblica amministrazione centrale, nell’edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi, nei sistemi di produzione, trasmissione e distribuzione di energia e nel settore domestico su tutto il territorio nazionale. Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, del Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e del Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Gianluca Galletti, nel Consiglio dei Ministri dello scorso 4 aprile è stato approvato uno schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE). 
Il provvedimento introduce nell’ordinamento nazionale misure innovative finalizzate a promuovere l’efficienza energetica nella pubblica amministrazione, nelle imprese e nelle famiglie, secondo gli obiettivi posti dall’Unione Europea di una riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020. 
Il target di riduzione dei consumi di energia al 2020, già fissato dalla Strategia energetica nazionale, è stato aggiornato con nuove misure, comprendenti interventi annuali di riqualificazione energetica sugli immobili della pubblica amministrazione; la previsione dell’obbligo per le grandi imprese e le imprese energivore di eseguire diagnosi di efficienza energetica; l’istituzione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica per la concessione di garanzie o l’erogazione di finanziamenti, al fine di favorire interventi di riqualificazione energetica della PA, l’efficienza energetica negli edifici residenziali e popolari e la riduzione dei consumi di energia nell’industria e nei servizi.

Il decreto prevede il finanziamento di interventi nelle Aziende Sanitarie Locali e nelle aziende ospedaliere, cinque delle quali siciliane a Catania, Agrigento, Enna e Siracusa per circa 23 milioni di euro; interventi nelle scuole, tre a Caltagirone, Siracusa e Rosolini, per 4 milioni e mezzo di euro. Interventi anche in tredici piccoli comuni siciliani, nelle provincie di Palermo, Messina, Agrigento e Ragusa per un totale di 16 milioni di euro.

“Consumare meno e meglio: un’economia più efficiente sotto il profilo energetico è la chiave di volta per rilanciare la crescita economica e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro connessi alla diffusione di soluzioni tecnologiche innovative – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. Il Governo mette a disposizione quasi 800 milioni di euro dal 2014 al 2020 per promuovere l’efficienza energetica. Sono inoltre previste - conclude il Ministro - iniziative che mirano ad accrescere la consapevolezza dei consumi energetici tra le famiglie”.
“La sfida dell’efficienza energetica  – ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti - può rappresentare un volano per la ripartenza del Paese, perché innescherà lavoro e quindi sviluppo sia nel pubblico che nel privato nell’ambito della Green Economy. Otterremo così, in prospettiva, un rilevante risparmio sia ambientale, in termini di minori emissioni di gas serra e polveri sottili, che economico grazie al minore consumo di energia. Se pensiamo che il consumo degli edifici pubblici è pari al 18% di quello generale dello Stato, si comprende come acquisisca assoluto rilievo già il solo obiettivo di ‘ambientalizzazione’ del nostro patrimonio pubblico immobiliare”.

“Si apre un varco per l’Italia e la Sicilia in particolare, a favore del bilancio energetico nazionale - ha annunciato il direttore generale della Direzione ricerca ambientale e sviluppo del ministero dell’Ambiente Corrado Clini, nel suo messaggio pervenuto al 6° Salone Nazionale “Progetto Comfort”, che si è svolto al Polo Etnafiere di Catania nei giorni scorsi. L’incontro, promosso da Apea di Catania (Agenzia provinciale per l’Energia e l’Ambiente) e da A2 Communication, è stato l’occasione per mettere a confronto punti di forza e debolezza dell’attuale tema normativo e burocratico in materia di efficienza energetica: cinquecento milioni di euro in un anno è la spesa della Pubblica Amministrazione regionale e degli enti locali, come Comuni con più di 10mila abitanti e Aziende sanitarie e ospedaliere, con una fascia predominante di consumo rappresentata dall’illuminazione e dalla climatizzazione. “Spetta al pubblico essere una best practice per il privato – ha affermato il prof. Rosario Lanzafame, ordinario di Sistemi per l’energia e l’ambiente Università Catania e presidente Apea Catania – cominciando da tribunali, ospedali, scuole, individuando gli sprechi e intervenendo per eliminarli. Una strada che grazie alle recenti misure di promozione dell’efficienza energetica citate da Clini, guiderà la Sicilia verso la giusta direzione”. Tra pubblico e privato, non mancano le criticità ma neanche le prospettive di sviluppo, come spiegato da Seby Costanzo (Ad Tecnoenergia Sud conc. Consip): “Una scarsa informazione, un’avversione al rischio sull’uso di tecniche d’avanguardia, una classe politica litigiosa sono fattori che oggi remano contro una possibile convergenza di intenti e di risultati. Serve puntare su partnership tra pubblico e privato e sulla corretta informazione degli utenti a vantaggio di una più radicata coscienza sociale". Hanno preso parte al convegno anche gli ingegneri Pier Francesco Scandura e Fabio Famoso.

Più informazioni: efficienza energetica  efficienza energetica in sicilia  

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