Estate 2019, tra Giardini Naxos e Messina 20 km di mare non balneabile
di Andrea Rifatto | 04/04/2019 | AMBIENTE
di Andrea Rifatto | 04/04/2019 | AMBIENTE
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Un tratto di spiaggia tra S. Teresa e S. Alessio
Anche quest’anno 20 km di costa tra Giardini e Messina non saranno balneabili. Puntuale è arrivato infatti il decreto dell’Assessorato regionale alla Salute che disciplina il monitoraggio delle acque marine ma soprattutto individua le zone di mare precluse alla balneazione per inquinamento o altri motivi. Il provvedimento, firmato dal dirigente del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, stabilisce per l’1 maggio (e non l’1 aprile come lo scorso anno) l’inizio della stagione balneare, che si concluderà il 31 ottobre. Per i bagnanti saranno off limits, nel tratto Giardini-Messina, 20,170 km di costa, di cui 7,58 per inquinamento. A Giardini lo stop alla balneazione per inquinamento interessa innanzitutto dalla foce del fiume Alcantara sino a 150 metri in direzione nord, mentre a Messina risultano inquinati 6,63 km di costa dalla foce del torrente Larderia al torrente Portalegni, un tratto di 600 metri a partire da 50m a sud dell’ex ospedale “Margherita” fino a 100 metri a nord della foce del torrente Annunziata e altri 200 metri a partire da 100m a sud a 100m a nord del canale Lago Piccolo Torre Faro. Nella cittadina naxiota sono off limits anche i 400 metri dell’area portuale (da radice barriere frangiflutti a radice molo di sopraflutto), così come nel capoluogo sono interdetti 480m dal lato sud del porto di Tremestieri al torrente Larderia e 9 km di costa dal torrente Portalegni a via Brasile. Capitolo a parte per i tratti di mare interessati dalle immissioni delle condotte sottomarine dei depuratori, motivo che ha portato il Dipartimento regionale Attività sanitarie ed Osservatorio epidemiologico a disporre per precauzione e in cautelativa il divieto di balneazione per diversi comuni jonici. I tratti di costa classificati come non balneabili sono stati individuati a Letojanni, dove lo stop interessa un tratto di 200 metri in direzione del torrente S. Filippo, in corrispondenza del depuratore; Sant'Alessio (100m in direzione nord e 100m in direzione sud dal torrente Salice, dove scarica il depuratore utilizzato anche da Forza d’Agrò); S. Teresa (100m verso nord e 100m verso sud dalla foce del torrente Agrò, in direzione del depuratore con Savoca); Roccalumera (100m verso nord dalla foce del torrente Pagliara) e Furci (100m verso sud dalla foce del Pagliara) vista la presenza del depuratore consortile con Roccalumera, Furci e Pagliara), Nizza (100 m direzione nord dal torrente Fiumedinisi) e Alì Terme (100 in direzione sud dal Fiumedinisi) causa dello scarico del depuratore di Nizza, Alì Terme e Fiumedinisi. A Messina non balneabili per immissioni quattro tratti: 200 metri in corrispondenza del torrente Giampilieri, 200m alla foce del torrente Briga, 600 metri al torrente Annunziata e altri 200 in corrispondenza dello scarico dell’Acqualadroni. Per motivi di sicurezza non balneabile anche un tratto di mare a Taormina da 100 m a ovest a 100 m a est della Grotta Azzurra a Capo Taormina, mentre a Giardini risulta temporaneamente non balneabile un tratto di 625 metri in corrispondenza dell’acqua park di Recanati. I sindaci dovranno emettere le ordinanze (il termine scadeva ieri ma non tutti hanno provveduto) e ad apporre i cartelli di divieto della balneazione, almeno in due lingue. Le Aziende sanitarie provinciali vigileranno sulla qualità delle acque e dovranno inserire i risultati nel portale ministeriale “Acque di balneazione”.