Sabato 23 Novembre 2024
Fondi della Regione per realizzazione e ampliamento. Un'istanza ammessa con riserva


Finanziamenti centri rifiuti: ok per Limina, bocciati S. Teresa e altri tre comuni

di Andrea Rifatto | 03/11/2017 | AMBIENTE

3152 Lettori unici | Commenti 1

Il Centro comunale di S. Teresa

Due Comuni promossi (uno con riserva) e quattro bocciati nelle graduatorie stilate dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità delle istanze di partecipazione all’Avviso pubblico per la realizzazione-ampliamento-potenziamento-adeguamento di Centri comunali di raccolta rifiuti (Ccr), per i quali lo scorso aprile la Regione siciliana ha pubblicato un Avviso che stanziava 25,5 milioni di euro derivanti dalle economie delle risorse Fsc-Osd attribuite alla Sicilia Siciliana con Delibera Cipe del 2012. Il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ha pubblicato gli elenchi dei progetti ammessi, di quelli ammessi con riserva e degli inammissibili inseriti nel decreto firmato nei giorni scorsi dal dirigente generale Gaetano Valastro. Nella riviera jonica sono stati ammessi i progetti presentati dal Comune di Limina, (16esimo posto) che prevede l’ampliamento del Centro comunale di raccolta già esistente per una spesa di 393mila 534 euro, e Fiumedinisi (realizzazione nuovo Ccr, 312mila 700 euro) ammesso però con riserva in quanto manca il piano finanziario, e il modello di gestione della convenzione tra i Comuni che fanno parte dell’Aro. Non ammesse, invece, le istanze di quattro Comuni: S. Teresa di Riva, che nei mesi scorsi ha speso 230mila euro per acquistare un terreno limitrofo al Ccr di Catalmo e aveva presentato un progetto da 448mila 954 euro per ampliarlo, è stato escluso per mancanza dei requisiti di ammissibilità (piano di comunicazione) e per il mancato raggiungimento del punteggio minimo, avendo ottenuto solo 35 su100; Roccalumera, il cui progetto da 300mila euro per la realizzazione del Centro comunale è stato bocciato per mancanza dei requisiti di ammissibilità (previsione nella pianificazione d’Ambito) e per mancato raggiungimento del punteggio minimo (60/100); Antillo (elaborato da 384mila 500 euro per realizzazione Ccr) per mancanza dei requisiti di ammissibilità (coerenza piano d’ambito) e mancato raggiungimento del punteggio minimo (55/100) e il Comune di Mandanici, che aveva inviato un progetto da 715mila euro per costruire un Centro rifiuti, escluso per mancanza dei requisiti di ammissibilità (piano di comunicazione).

L’Avviso prevedeva l’assegnazione di un contributo massimo da 800mila euro per la realizzazione di nuovi Ccr e di 300mila euro per l’ampliamento-potenziamento-adeguamento di quelli già esistenti, con l’obbligo di concludere i lavori entro il 31 dicembre 2018. Alla scadenza del termine sono pervenute alla Regione 126 istanze di finanziamento, esaminate dalla Commissione di valutazione. Oltre agli ammessi, ossia quei progetti che hanno ottenuto un punteggio superiore a 65/100, alcune domande che hanno superato i criteri di ammissibilità e hanno raggiunto il punteggio minimo non presentavano tutta la documentazione a corredo dell’istanza così come indicato nel bando e sono quindi stati ammessi con riserva e ricollocati in graduatoria in coda a quelli già dichiarati ammissibili all’istruttoria finalizzata al finanziamento. I progetti ammessi verranno istruiti e finanziati in ordine di elenco di ingresso sino ad esaurimento delle somme assegnate. Le eventuali economie saranno utilizzate per il finanziamento delle istanze ammesse con riserva, che dovranno essere integrate entro sette giorni. Al finanziamento dei singoli progetti si provvederà con successivi provvedimenti: il finanziamento è subordinato all’istruttoria dell’intervento e alla dimostrazione dell’affidamento dei servizi di ingegneria.


COMMENTI

fausto parra | il 04/11/2017 alle 08:48:08

vergogna? nooooooo....facciamo festa!.....inauguriamo solennemente qualcosa....ad es. la casa della briscola

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.