Sabato 23 Novembre 2024
Finanziamenti dal Governo con i fondi Pnrr per proteggere e aumentare le aree verdi


Forestazione urbana, 4,5 milioni per Nizza, Alì e Malvagna per 123.000 nuove piante

di Andrea rifatto | 28/12/2023 | AMBIENTE

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Messa a dimora entro il 10 dicembre 2024

Proteggere le aree verdi e aumentarne il numero, con l'obiettivo sia di preservare e rafforzare la biodiversità che di migliorare la qualità della vita degli abitanti. Tre comuni del comprensorio jonico e della valle dell’Alcantara che hanno partecipato all'avviso pubblico potranno sfruttare questa importante opportunità grazie alle risorse stanziate dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica per finanziare gli interventi di forestazione urbana, periurbana ed extraurbana nelle città metropolitane, nell’ambito della Misura 2-Componente 4-Investimento 3.1 del Pnrr “Tutela e valorizzazione del verde urbano ex extraurbano”. La Direzione generale Patrimonio naturalistico e mare del Ministero ha pubblicato l’elenco dei progetti ammessi a finanziamento per le annualità 2023 e 2024, per un totale di 2.512 ettari, 2.514.423 piante ed un importo assegnato complessivo di 113.179.421 euro: in provincia di Messina i fondi arrivano per 11 comuni e tra questi anche tre di zona Jonica e Alcantara. Alì ottiene 1.760.000 euro per un intervento di imboschimento con finalità protettive da rischio idrogeologico in contrada Puzzo-Gabbia, alle pendici di Monte Scuderi, e saranno messe a dimora 50.000 piante su una superficie di 50 ettari; a Nizza di Sicilia arriva 1 milione di euro per un intervento di forestazione sul territorio comunale, su un’estensione di 23,5 ettari, per un totale di 23.000 piante; a Malvagna concesso un contributo di 1.760.000 euro per un intervento di forestazione nel territorio su 50 ettari con 50.000 piante. Azioni che contribuiranno a preservare e valorizzare la naturalità diffusa, la biodiversità e i processi ecologici legati a ecosistemi pienamente funzionali e resilienti; alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e alla rimozione del particolato aiutando così a proteggere la salute umana; ridurre le procedure di infrazione della qualità dell’aria; recuperare i paesaggi antropizzati valorizzando le periferie e le connessioni ecologiche con le aree interne rurali (corridoi ecologici, reti ecologiche territoriali) e il sistema delle aree protette; frenare il consumo di suolo e ripristinare i suoli utili.

La messa a dimora dovrà essere completata entro e non oltre il 10 dicembre 2024 e i progetti devono prevedere che le piante messe a dimora, per singola area di intervento, facciano riferimento ad almeno quattro specie arboree e quattro specie arbustive coerenti con la vegetazione naturale potenziale Inoltre bisognerà prevedere un piano di coltivazione di cinque anni basato sulla sostituzione delle fallanze, l’irrigazione ordinaria e straordinaria, la protezione del postime, lo sfalcio e il taglio della flora spontanea che potrebbe rallentare la crescita degli alberi e degli arbusti, l’eradicazione delle piante alloctone e i trattamenti necessari per garantire l’attecchimento e lo sviluppo delle piante messe a dimora. La gestione dei fondi sarà effettuata dalla Città metropolitana, che sottoscriverà l’accordi di finanziamento con il Ministero: successivamente alla registrazione alla Corte dei conti, potranno essere erogate le somme inerenti all’anticipazione del 10%.


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