Furci Siculo, cassonetti stracolmi: sanzioni per chi getta rifiuti da altri paesi
di Andrea Rifatto | 14/10/2016 | AMBIENTE
di Andrea Rifatto | 14/10/2016 | AMBIENTE
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Cassonetti pieni di rifiuti a Furci
I “transfrontalieri” della spazzatura continuano a prendere di mira Furci Siculo. Il fenomeno, che vede molti cittadini ingegnarsi e recarsi nella cittadina jonica per scaricare i loro rifiuti senza limiti e regole, soprattutto nelle zone di "confine", è esploso dal maggio scorso in concomitanza con l’avvio della raccolta differenziata porta a porta e l’eliminazione dei cassonetti stradali a S. Teresa di Riva. Una situazione che a distanza di cinque mesi non è più tollerata dagli amministratori furcesi e che ha portato il sindaco Sebastiano Foti a firmare un’ordinanza che vieta “il conferimento di qualsiasi tipo di rifiuto e con qualsiasi modalità da parte dei non residenti, di operatori economici-produttivi che non hanno attività nel comune e da chi non è soggetto passivo della Tari (tassa rifiuti)” e il “divieto assolto di depositare e/o abbandonare rifiuti di qualsiasi natura al di fuori degli appositi contenitori”. I trasgressori dell’ordinanza saranno puniti con una sanzione amministrativa pecunaria da 300 e 3mila euro, che potrà essere aumentata fino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi. Per chi sporca e deturpa le aree pubbliche sarà applicata una sanzione di 500 euro. Un provvedimento per stoppare quanti si ostinano a opporre resistenza alle novità in materia di raccolta degli scarti introdotte dai comuni vicini e che si è reso necessario in quanto da mesi, scrive Foti, “si registra un anomalo ed eccessivo conferimento di rifiuti e in particolare in alcune zone periferiche e di transito vengono conferiti rifiuti nei contenitori, e/o abbandonati sul suolo, da parte di non residenti e di operatori economici-produttivi che non hanno attività nel comune, determinando un accresciuto volume dei rifiuti da gestire e il conseguente aumento dei costi per il servizio di igiene urbana, oltre a situazioni di degrado igienico-sanitario”. Il Comune, infatti, si vede costretto a raccogliere quotidianamente dai cassonetti quantità di rifiuti indifferenziati notevolmente maggiori rispetto al passato, situazione che di conseguenza provoca un aumento dei costi di conferimento in discarica con ricadute sulla tariffa del servizio rifiuti a carico dei cittadini furcesi, visto che la maggiore spesa deve essere coperta interamente con i proventi della Tari. Sebastiano Foti ha inoltre inviato una lettera ai sindaci di S. Teresa (Cateno De Luca), Sant’Alessio Siculo (Rosa Anna Fichera) e Savoca (Antonino Bartolotta), evidenziando che gli Uffici comunali ritengono che l’aumento delle quantità di rifiuti da smaltire sia dovuto all’attivazione del porta a porta nei tre centri limitrofi, presumendo, dunque, che cittadini di altri paesi conferiscono i rifiuti nei cassonetti di Furci e invitando ad effettuare controlli appropriati. Secondo quanto reso noto da Foti, nei mesi estivi il Comune ha avuto maggiori costi per il servizio pari a 8mila euro.