Giardini, morte tre palme sul lungomare: "Avvelenate da menti malate"
di Andrea Rifatto | 04/02/2019 | AMBIENTE
di Andrea Rifatto | 04/02/2019 | AMBIENTE
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Le tre palme morte davanti lo Sportello turistico
A peggiorare il degrado del verde pubblico che regna in diverse zone di Giardini Naxos si aggiunge anche la mano dell’uomo. Tre palme del tipo Washingtonia filifera situate sul lungomare Tysandros sarebbero infatti state "uccise" da ignoti. A denunciarlo è Pancrazio Faraci, funzionario direttivo dello Sportello informativo turistico. “È l'addio definitivo alle palme messe a dimora oltre 10 anni fa dal Comune di fronte l’Ufficio turistico, un angolo di verde bellissimo che oltre ad abbellire il lungomare spoglio di verde serviva anche a mitigare la notevole altezza dell'edificio dove a piano terra sono ubicati i nostri uffici e costituiva uno spazio ombroso dove spesso d'estate i turisti erano soliti sostare per ripararsi dalla calura nelle panche sottostanti – spiega Faraci – in un primo momento si era pensato che la causa delle morie delle bellissime piante fosse stata l'azione nefasta del punteruolo rosso, adesso la tragica scoperta che sono state avvelenate e lo dimostrano i numerosi fori rilevati alle basi delle piante attraverso i quali, ci riferiscono i giardinieri comunali, sono stati inoculati dei veleni per farle morire. Una “criminosa” azione commessa da menti malate che probabilmente per motivi di interesse personale hanno commesso questa azione delinquenziale. Spero che il Comune di Giardini, qualora non l’abbia ancora fatto, sporga denuncia contro ignoti e che le Forze dell'ordine possano individuare presto i responsabili. Vedere morire palmizi come questi per me è come vedere morire degli esseri umani. Vergogna a chi ha ideato e compiuto tale ignobile gesto”. I giardinieri del Comune, secondo quanto riferisce il funzionario dello Sportello turistico, hanno appurato come oltre tre mesi fa siano stati fatti dei fori con un trapano intorno alla base del fusto per iniettare il veleno killer. Un altro angolo che rimarrà dunque spoglio. Intanto l’Amministrazione, su proposta del vicesindaco con delega al Verde Carmelo Giardina, ha approvato un atto di indirizzo per la riqualificazione degli spazi verdi. Nella delibera viene evidenziato come “la rilevanza culturale della conservazione e valorizzazione del verde cittadino quale patrimonio ambientale e culturale legato all’identità dei luoghi è fattore determinante per l’Amministrazione e la rilevanza strategica della riqualificazione del verde cittadino in coerenza con uno sviluppo urbano sostenibile costituisce obiettivo prioritario”. Nel corso degli anni, però, “molte aiuole sono andate in degrado per malattie delle piante, carenza di manutenzione, mancanza di copertura finanziaria e molte zone a verde sono spoglie, ricoperte da sterpaglie ed erbacce che, nel periodo estivo, devono essere estirpate con frequenza settimanale”. Giardina ha evidenziato come sia importante anche il coinvolgimento dei cittadini per interventi di volontariato, sostitutivi o integrativi del Comune nella manutenzione del verde e dei privati interessati a proporre interventi di valorizzazione coerenti con la destinazione urbanistica delle aree e disponibili poi anche alla loro custodia, garantendo nel contempo la libera fruizione da parte della cittadinanza, nell'ambito di una politica che privilegi la “cittadinanza attiva”. Il vicesindaco ha quindi deciso di attivare un progetto-campagna di recupero, riqualificazione e valorizzazione delle aree verde di modeste e piccole dimensioni, rilevando come sia stato già richiesto più volte di prevedere interventi di sistemazione, con l'integrazione delle piante mancanti o ammalorate. Si punta quindi ad avere uno studio/progetto, completo di capitolato tecnico e rilevamento cartografico, con tipologia delle piante da posare, tempi e modalità di intervento, al fine di programmare un intervento radicale e risolutivo per la sistemazione definitiva del verde. La Giunta ha quindi dato mandato al dirigente dell'Ufficio tecnico, Francesco Galeano, di procedere alla redazione di tale documento, anche ricorrendo a professionalità esterne laddove accerti la carenza all'interno del Comune, allo scopo di riqualificare in maniera definitiva le aiuole esistenti e le aree a verde anche con interventi a stralci in base alle risorse disponibili.