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Giardini Naxos. Legambiente contro il nuovo porto: “Devasterà la baia”
19/07/2015 | AMBIENTE
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Il rendering del nuovo porto di Giardini Naxos
“Giù le mani dalla costa. Basta opere faraoniche che rischiano di deturpare per sempre la bellezza di una delle icone per eccellenza della Sicilia, la baia di Naxos-Taormina, un prezioso e fragile tratto di costa, già sottoposto a gravi fenomeni di dissesto idrogeologico, che potrebbe essere irrimediabilmente devastato dal progetto del nuovo porto. Scelte scellerate di politica urbanistica che non tengono conto della vocazione del territorio e delle sue risorse naturali”. Da Legambiente arriva l’appello al sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, a ripensare lo sviluppo economico del proprio territorio in chiave green, tenendo conto della valorizzazione dei settori del turismo più in crescita, quello ecosostenibile e culturale, evitando ulteriori speculazioni edilizie lungo questa costa. La richiesta è stata lanciata in seguito all’arrivo di Goletta Verde, la storica imbarcazione ambientalista a difesa dei mari e dalla costa, che fino al 24 luglio farà tappa in Sicilia. Argomenti che sono stati affrontati nel corso di una conferenza stampa a Giardini Naxos alla quale hanno preso parte Rossella Muroni, direttrice nazionale Legambiente; Gianfranco Zanna, direttore Legambiente Sicilia e Caterina Valentino, presidente del circolo Legambiente Taormina-Alcantara. “Invece di provvedere alla necessaria e urgente messa in sicurezza del molo esistente, insabbiato e lasciato in uno stato di pericoloso degrado – spiega Legambiente – il progetto del cosiddetto porto turistico di Naxos prevede la costruzione sul mare, per tutta la lunghezza della diga foranea con il suo nuovo braccio di completamento, di un palazzo a due piani del tutto inutile ai fini portuali che creerà un enorme quinta di cemento di fronte alle spiagge più grandi e panoramiche della baia, situate di fronte al castello di Schisò, fortezza di origine medievale, che rappresenta il vero centro storico della città di Giardini Naxos e il luogo più usato nella promozione turistica della località balneare, sfigurando una delle icone più conosciute della Sicilia”. “La nostra posizione è chiara: no a qualunque genere di nuova opera portuale nell’intera baia di Giardini Naxos e Taormina – ha dichiarato Rossella Muroni -: è un progetto devastante per l’ambiente, ma lo è anche per l’economia turistica della zona. Proprio per questo abbiamo voluto far tappa con Goletta Verde in questo territorio, cruciale per le sue molteplici valenze, da quella archeologica e paesaggistica a quella economica, che oggi rischia di essere irrimediabilmente devastato da queste discutibili scelte di politica urbanistica. La consapevolezza storica e la salvaguardia ambientale diventano ancora più indispensabili in una previdente visione di crescita economica, per un territorio che nel turismo trova la sua più grande risorsa. Abbiamo già combattuto in quest’area per salvare Villagonia dallo scellerato progetto di porto proposto anni fa e faremo di tutto per bloccare quest’ulteriore scempio”. Per Legambiente si tratta un progetto inutile anche dal punto di vista portuale, data la prossimità del grande porto di Riposto (che dista solo 7 miglia marine e 15 km via terra) e che non ha peraltro portato a nessun sviluppo della zona rimanendo per metà vuoto a causa della crisi della nautica da diporto in Sicilia. Il progetto del cosiddetto porto turistico di Naxos viene giudicato dall’associazione ambientalista denso di incoerenze, tecnicamente inattuabile in tempi brevi e con costi ragionevoli, da far dubitare dell’effettiva volontà di realizzarlo, col rischio che, dopo aver rovinato per sempre la baia, rimanga per di più incompiuto. “Siamo di fronte a un tentativo di speculazione mascherato da porto turistico per anni rigettato da ogni organo di controllo per le sue palesi incongruenze e violazioni di legge – ha affermato Caterina Valentino, presidente del circolo Legambiente Taormina-Alcantar -: un progetto mostruoso, solo leggermente modificato rispetto a quello precedentemente proposto, ma che mantiene intatto il suo impatto e sfigurerebbe per sempre la baia di Naxos aumentando il già gravissimo rischio idrogeologico. Piuttosto ricordiamo al sindaco l’urgenza di interventi per arginare i fenomeni di erosione della costa e la necessità del completamento della barriera sottomarina, già in parte costruita con fondi pubblici europei, barriera che ha iniziato a riparare ai danni provocati negli anni dalla errata costruzione del molo esistente, portando al ripristino di tratti di spiaggia scomparsa e a una diminuzione dell’insabbiamento. Non c’è alcuna ragione logica né economica per procedere a questo mega progetto. Il porto c’è e va messo in sicurezza al più presto senza che vi sia alcuna nuova costruzione, liberando finalmente l’area del molo dal degrado esistente”. L’iter progettuale, intanto, continua a fare il suo corso: dopo l’approvazione degli elaborati giunto in conferenza dei servizi, con una serie di prescrizioni migliorative, nel prossimo autunno potrebbero già partire gli interventi.