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“No alla devastazione della baia di Naxos”
di Sikily News | 24/04/2014 | AMBIENTE
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Simulazione del progetto del nuovo porto di Giardini Naxos
Alla vigilia della Conferenza dei Servizi che dovrà esprimere un parere sulla realizzazione del nuovo porto nella baia di Giardini Naxos, dopo che lo scorso giugno è stato accolto il ricorso contro i precedenti pareri favorevoli della Sovrintendenza, ritenuti viziati, Legambiente scende in campo per ribadire e discutere pubblicamente la propria posizione su un progetto che interessa un area dall'incomparabile valore paesaggistico e culturale, denunciando l’impatto devastante che avrebbe l’opera nella baia di Naxos-Taormina. Sabato 26 aprile alle 10.30 a Giardini, nella sede del Circolo Legambiente Taormina/Alcantara in via Umberto 470, si terrà una conferenza stampa alla quale interverrà anche il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. Si parlerà della concezione e delle scelte per il futuro di un territorio che rappresenta uno dei poli turistici più importanti dell’isola, grazie al suo straordinario patrimonio archeologico e alla bellezza del suo paesaggio storico divenuto, con l’immagine della baia di Naxos/Taormina, uno dei simboli della Sicilia nel mondo. Bellezza, patrimonio archeologico ed economia turistica che, secondo Legambiente, rischiano ora di essere irrimediabilmente devastati da una degradante manovra di speculazione edilizia, in un momento in cui la salvaguardia del paesaggio come bene comune comincia ad essere compresa anche nel suo valore di indispensabile fattore di crescita economica in un territorio che ha nel turismo la sua principale risorsa. L’associazione ambientalista teme che nella baia venga approvato un progetto che prevede la costruzione di abnormi fabbricati commerciali, assolutamente sproporzionati con le attività di un porto, e che cementificando (o rendendo non balneabili) le famose spiagge naxiote, deturperebbe e metterebbe a rischio una preziosa linea di costa in cui erosioni e insabbiamenti sono già ad un livello critico. E rimanendo sempre nel circondario, viene denunciato il cancro delle speculazioni edilizie sulla collina di Taormina, nelle sue ultime storiche zone verdi, dove continua la proliferazione di nuove metastasi di cemento, sotto forma di residence e progetti di megalberghi; stessa sorte che tocca la valle dell’Alcantara, dove Legambeinte segnala il deturpamento in atto costituito dai basamenti di ciclopiche opere residenziali, spacciate per campo da golf (di cui finora non vi è traccia), la cui costruzione è opera della Tecnis SpA, la stessa impresa che ha presentato il progetto per il nuovo porto nella baia di Naxos. Durante la conferenza stampa saranno proiettati i rendering del progetto definitivo e le ricostruzioni che mostrano il suo impatto visivo nella baia di Naxos/Taormina. Interverranno: Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia Introdurrà Caterina Valentino, presidente del circolo di Legambiente Taormina/Alcantara Rendering del nuovo progetto del porto di Naxos
“Un progetto scandaloso per le sue plurime violazioni dei vincoli paesaggistici ed archeologici – scrive Legambeinte - che prevede costruzioni a mare e a terra in un’area di inedificabilità assoluta al confine del Parco archeologico di Naxos, proprio nel sito dove con certezza è stato individuata l’area del porto della prima colonia greca in Sicilia del VIII secolo a.C. con il suo monumentale arsenale del V secolo a.C., recente e importantissima ritrovamento che necessita invece di una adeguata valorizzazione”.
Al termine della conferenza stampa è prevista una visita all’area archeologica di Naxos.