Venerdì 19 Aprile 2024
Il Comitato Jonico Beni Comuni chiede un nuovo incontro ai due sindaci


Porta a porta a Roccalumera e Furci: "Tutto a rilento, poca informazione ai cittadini"

di Redazione | 22/02/2018 | AMBIENTE

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Il presidente Salvuccio Irrera

“Il Comitato Jonico Beni Comuni, dopo i costruttivi incontri avvenuti con le amministrazioni di Roccalumera e Furci Siculo sul tema della raccolta differenziata, non può non notare che tutto va a rilento”. Ad evidenziarlo è il presidente dell’organismo, Salvuccio Irrera, in merito al mancato avvio della raccolta porta a porta da parte dell’Aro “Valle del Dinarini”, che vede Roccalumera capofila del nuovo sistema di raccolta e smaltimento rifiuti e servizi ambientali. A dicembre il Comitato ha incontrato i rappresentanti dell’Aro “con un proficuo confronto in cui abbiamo convenuto sull’importanza di realizzare una capillare azione di sensibilizzazione che informasse la cittadinanza sull’intero processo di raccolta differenziata – scrive Irrera – ma si registra che a tutt’oggi, nonostante i numerosi tentativi esperiti per le vie brevi al fine di addivenire ad un secondo incontro, i buoni propositi di fine anno non si sono concretizzati”. Il presidente del Comitato Jonico Beni Comuni ha quindi scritto ai sindaci di Roccalumera, Gaetano Argiroffi, e Furci, Sebastiano Foti, chiedendo “di farsi promotori di un incontro tra la scrivente associazione, gli amministratori dei Comuni facenti parte dell’Aro ‘Valle del Dinarini’ e la ditta aggiudicataria del servizio, alla presenza della collettività, al fine di mettere in moto quel processo di coinvolgimento ed informazione che deve precedere qualsiasi altro intervento. Il tutto al fine di rendere partecipi gli utenti, che sono gli attori principali di quello che è un esercizio di civiltà”. Dall’impostazione iniziale dipende la riuscita di tutta l’operazione: il Comitato ha esaminato attentamente il Piano d’intervento, unitamente ai miglioramenti apportati in fase di aggiudicazione della gara da parte della ditta, ed è parso ottimo – evidenzia Irrera – e l’esperienza insegna che il problema sta nell’esecuzione, più o meno rispettosa, di quanto scritto sulla carta: una corretta implementazione sul territorio è indispensabile. Visto che è trascorso troppo tempo dal primo incontro, il Comitato ha sollecitato un ulteriore confronto  volto a valutare le iniziative, da avviare in tempi rapidi, per una corretta informazione, convinti che la buona riuscita della raccolta porta a porta dipenda dal coinvolgimento della collettività. La nostra richiesta – conclude Salvuccio Irrera – scaturisce dalla consapevolezza che un piano di comunicazione capillare costituisca le fondamenta su cui costruire un proficuo ed efficiente piano di raccolta differenziata”.


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