Rifiuti, la discarica chiude le porte a 27 comuni: i sindaci cercano soluzioni
di Andrea Rifatto | 30/11/2018 | AMBIENTE
di Andrea Rifatto | 30/11/2018 | AMBIENTE
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Sospensione definitiva del servizio. E il rischio che i rifiuti rimangano nuovamente in strada è dietro l’angolo. La Sicula Trasporti ha comunicato ieri mattina a 27 comuni della zona jonica e della valle dell’Alcantara, inviando la lettera per conoscenza anche al prefetto e al Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, che la discarica di Catania non farà entrare più i mezzi con i rifiuti indifferenziati dei comuni che hanno ancora debiti con l’Ato Me4. E questa volta lo stop riguarda tutti, non solo i 17 centri che nelle scorse settimane si erano visti chiudere i cancelli. “Nonostante le richieste il debito è sempre rimasto elevato e nessuna vera azione per la riduzione sia stata messa in atto dalle gestioni commissariali – scrive Sicula – più volte è stata manifestata la volontà di sospendere il servizio, fino ad oggi proseguito per il nostro senso di responsabilità”. Già da ieri, giorno in cui scadeva l’ultima proroga, la società ha sospeso la ricezione della spazzatura per Fiumedinisi, Francavilla, Roccalumera, Giardini, Antillo, Forza d’Agrò, Graniti, Itala, Malvagna, Mojo Alcantara, Roccella Valdemone, S. Domenica Vittoria, S. Alessio, Savoca, Scaletta. Dal 7 dicembre lo farà anche per Alì, Alì Terme, Castelmola, Gaggi, Gallodoro, Letojanni, Mandanici, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Nizza, Pagliara e Roccafiorita. “Da circa sei mesi abbiamo dichiarato la disponibilità a ricevere il credito vantato dall’Ato nei confronti dei comuni con cessioni pro solvendo ma nessuna proposta è stata presentata dall’Ato Me4 – si legge nella lettera – e abbiamo appreso che l’Ato vanta un credito di oltre 6 milioni dai Comuni e che di contro la Sicula vanta un credito di circa 3 milioni dall’Ato: non risulta chiaro perché non si proceda alla cessione del credito”. La Sicula Trasporti ha invitato il Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti a predisporre un’eventuale nuova destinazione per i Comuni, ossia l’individuazione di un’altra discarica. L’ombra sull’impiego dei soldi. “Per via informale si è appreso che l’Ato Me4 vanta un credito nei confronti dei Comuni riferito al solo smaltimento presso la Sicula Trasporti, inferiore ad un milione di euro – scrive la società catanese – e considerato l’interesse oggettivo della scrivente, si chiede di conoscere, qualora detta notizia rispondesse al vero, se sia stata presentata denunzia per malversazione dei fondi o se ciò sia stato omesso. Qualora si trattasse invece di informazione infondata, si richiede comunque alla gestione commissariale la precisa imputazione ai Comuni del credito da noi vantato, pari a circa 3 milioni e le conseguenti modalità di pagamento. Nulla ricevendo e ritenendo che tutti i soci che all’epoca dell’ultima fattura inevasa (febbraio 2017) conferivano già tramite Ato Me4, sono da ritenersi debitori in solido per il debito contratto dalla gestione dell’Ato Me4 e si comunica che a prescindere dalle comunicazioni rilasciate dall’Ato in merito all’insussistenza di debiti dei specifici comuni, il servizio verrà definitivamente sospeso”. I sindaci sono sul piede di guerra e si incontreranno per decidere come agire. Non è escluso che possano rivolgersi al prefetto e al Governo regionale. La società che gestisce la discarica ha già ribadito nelle scorse settimane che l’unica soluzione possibile è quella di versare 300mila euro ogni 15 giorni per chiudere la partita nel giro di sei mesi. I sindaci, per scongiurare una crisi con il rischio che i rifiuti non vengano raccolti nelle prossime settimane e in corrispondenza delle festività natalizie, erano intenzionati a chiedere una nuova proroga fino al 15 gennaio. Il primo cittadino di Antillo, Davide Paratore, nel corso dell’assemblea Ato svoltasi mercoledì ha proposto ai colleghi di versare in breve tempo delle somme che vadano a coprire sia i costi della discarica, per circa 200-250mila euro da versare alla Sicula Trasporti, ma soprattutto le prime tre rate della cartella esattoriale da 6 milioni di euro notificata all’Ato Me4 da Riscossione Sicilia. In questo secondo caso servono 525mila euro affinché si possa aderire alla rottamazione bis della cartella. Proposta che ha trovato disponibilità da parte dei sindaci, ognuno ovviamente secondo le proprie possibilità di bilancio: Antillo si è impegnato a versare 10mila euro, Roccalumera 35mila, Scaletta 40mila, Fiumedinisi 50mila, Francavilla 30mila, Graniti 30mila, Roccella Valdemone 10mila, Mojo Alcantara 25mila, Malvagna 20mila, S. Domenica Vittoria 70mila. Letojanni e S. Alessio hanno effettuato recentemente bonifici rispettivamente per 80 e 55mila euro. Per la cartella esattoriale Riscossione Sicilia ha proceduto al pignoramento presso terzi ai Comuni di Giardini e Letojanni: il primo ha fatto opposizione nominato in legale, il secondo ha invece pagato già la rata di settembre.